Qualità del terreno e dei frutti, il tridente di Alzchem

Il gruppo internazionale si presenta con una nuova identità aziendale

Qualità del terreno e dei frutti, il tridente di Alzchem

Radici profonde - più di un secolo di storia alle spalle - e sguardo proiettato al futuro per dare all'agricoltura e all'ortofrutta un domani sereno e sostenibile. Il 2023 di Alzchem inizia all'insegna di una nuova identità aziendale: il logo è stato rivisto, il claim è stato aggiornato e ora il gruppo internazionale mostra con orgoglio la rinnovata bandiera.

Al centro della corporate identity, ovviamente, c'è il nuovo logo di Alzchem Group: un pentagono arrotondato che punta al futuro incornicia la sigla ACT - l'abbreviazione con cui la società è chiamata in borsa ma anche una chiara chiamata all'azione - il lettering è amichevole ma sicuro, con dettagli precisi; il termine "Group" nel marchio rafforza la percezione di un'attività internazionale. Il colore trasmette understatement e trasparenza per un'identità amichevole che promuove la fiducia e ha un aspetto familiare. Sicuro di sé, ma non arrogante. In movimento, ma in pace con se stesso. Onesto con se e con gli altri. Chiaro fin nei dettagli e facile da maneggiare.

Una parte del logo proviene dal sigillo della Bayerische Stickstoff-Werke AG - l'azienda fondata nel 1908 da cui è poi nata Alzchem - e porta simbolicamente tutta l'esperienza di oltre cento anni di tradizione nel futuro. "Vogliamo contribuire a modellare il futuro: agili, motivati e come una squadra competente - spiega il Ceo, Andreas Niedermaier - Vogliamo essere parte della risposta alle sfide del nostro tempo. È esattamente ciò che riflette il nuovo logo: la motivazione, l'agilità e i valori di Alzchem Group".

La società ha scelto un nuovo claim: Agile Science, Pure Result. "In poche parole, esprime ciò che ci fa scattare - spiega il Chief Services Officer di Alzchem, Georg Weichselbaumer - Agilità in termini di pensiero e azioni, una solida base scientifica che è anche aperta all'innovazione e l'elevata qualità affidabile dei nostri prodotti".

Ed eccoci arrivati ai prodotti. In Italia Alzchem è conosciuta soprattutto per il concime speciale Calciocianamide Perlka®, per il regolatore di crescita Sitofex®, particolarmente richiesto nella frutticoltura e per il bioregolatore Kelpak® sviluppato partendo dall’alga Ecklonia maxima.

 “Il futuro pone domande, domande di cambiamento e domande su ciò che funziona davvero – interviene Saverio D'Onza, responsabile Alzchem per per l'Italia nell'Area Nord - Il nostro gruppo è e vuole essere parte della risposta a queste domande, con un senso di responsabilità sociale ed ecologica, e con soluzioni che possano sostenere i produttori ortofrutticoli davanti alle sfide del clima e del mercato. La Calciocianamide Perlka®, considerata da sempre una specialità fra i concimi, poiché fornisce alle piante e al terreno azoto e calcio in modo unico, crea le premesse per uno sviluppo ideale e sano delle piante: il suo utilizzo è crescente anche tra i produttori di ortaggi a foglia destinati alla IV Gamma e abbiamo condotto sperimentazioni con risultati positivi. Sitofex® è un regolatore di crescita che incrementa la dimensione e la qualità dei frutti di diverse specie ed in particolar modo dell’uva da tavola e dell’actinidia. Permette al coltivatore di incrementare la pezzatura e, di conseguenza, anche la produzione; tutto ciò conservando le caratteristiche qualitative come la forma originale del frutto, le caratteristiche organolettiche e, soprattutto, il contenuto della sostanza secca”.

Qualità del terreno e qualità dei frutti, dunque. Il tridente di Alzchem si completa poi con Kelpak®. “E' un bioregolatore naturale in grado di stimolare lo sviluppo dell'apparato radicale e la crescita delle piante, di migliorare i processi di fioritura, fecondazione e allegagione e di creare in questo modo le premesse ideali per incrementare i risultati quantitativi e qualitativi delle coltivazioni – conclude D'Onza – E' un formulato versatile che trova applicazione sia in frutticoltura che in orticoltura, lo stiamo impiegando con successo anche nella frutta a guscio”.



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