Spagna, le Op battono cassa: richiesti 327 milioni

I fondi europei saranno destinati a 465 aziende sulla base dei loro programmi operativi

Spagna, le Op battono cassa: richiesti 327 milioni
Le Op spagnole chiedono aiuto alla politica europea. Come riporta la testata revistamercados.com, il Ministero dell’agricoltura spagnolo ha comunicato alla Commissione europea la necessità di fondi per finanziare i programmi operativi delle organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo per l'anno 2022. La richiesta ammonta a 327 milioni di euro, una cifra più alta (+4,2%) di quella richiesta nel 2021 e ben il 22% in più rispetto alla media degli ultimi otto anni.
Perchè una maggiore richiesta fondi? I programmi operativi delle Op spagnole sono direttamente correlati alla fatturazione dell'anno precedente e se tale fatturazione cresce, cresce anche la disponibilità dei fondi operativi, che corrispondono al 2% del fatturato dell'anno precedente. 

Dei 327 milioni in totale, 34 milioni saranno dedicati alle misure di prevenzione e gestione delle crisi di mercato, che rappresentano oltre il 10% del totale. Per questo ambito le misure richieste sono in diminuzione del 2% rispetto ad anno scorso ma non nel lungo periodo: rispetto alla media degli ultimi otto anni, risultano aumentate del 34%.



A chi saranno destinati gli aiuti? La testata specifica come i destinatari saranno 465 organizzazioni di produttori distribuite in 15 comunità autonome. Tra queste spiccano quelle di Andalusia, Murcia, Comunità Valenciana, Catalogna, Aragona, Navarra ed Estremadura, tutte valutate in base al valore della produzione commercializzata e quindi dell'aiuto richiesto.

Le richieste inviate alla Commissione sono elaborate sulla base dei programmi operativi, che le comunità autonome approvano ogni anno e, in media, i fondi europei riescono a coprire tra l’80% e l’85% della cifra programmata.



“Le organizzazioni di produttori che costituiscono un fondo operativo – specifica l’articolo - hanno la possibilità di accedere agli aiuti per realizzare  diverse azioni nell'ambito dei programmi operativi pluriennali. Tra queste sono considerate il miglioramento delle infrastrutture di produzione e commercializzazione, la qualità e l'ambiente, la ricerca, la formazione e la consulenza, la prevenzione e la gestione delle crisi di mercato. Le organizzazioni di produttori possono così beneficiare di un aiuto dell'Unione Europea pari al 50% del costo delle azioni realizzate (60% in alcuni casi), fino ad un limite del 4,1% del valore della produzione commercializzata, che può essere portato al 4,6% nel caso di azioni di prevenzione e gestione delle crisi”.

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