Mercato di Chioggia, nel 2021 il fatturato decolla

Mercato di Chioggia, nel 2021 il fatturato decolla
Indubbiamente il 2021 rispetto al 2020 ha regalato una importante boccata d’ossigeno
per i bilanci delle aziende orticole che conferiscono i loro prodotti, ed in particolare
radicchio rosso tondo e lungo, al Mercato ortofrutticolo di Brondolo. I dati registrati
sono eloquenti: a fronte di un aumento dei conferimenti del 3,69% il fatturato ha
segnato un più 92,15% con un prezzo medio per il radicchio tondo di 0,78 €/kg (0,36
nel 2020) e per il lungo di 0,80 €/kg (0,65 nel 2020) nonostante la forte crisi dei prezzi
registrati a ottobre fino a metà novembre.

“I prezzi di vendita all’origine – sottolinea Giuseppe Boscolo Palo, amministratore
unico di Chioggia Ortomercato – sono, ovviamente, influenzati dalla domanda e
dall’offerta. Per il nostro settore ed in particolare per la produzione del radicchio questi
due anni sono stati segnati profondamente dalla situazione pandemica: molto negativo il
2020 con il lockdown e le conseguenti chiusure dei canali di vendita, positivo il 2021
per la contrazione sia della produzione nazionale e sia per la frigoconservazione da
parte dei commercianti memori delle difficoltà avute l’anno prima. Un altro aspetto che
si è rilevato positivo per il nostro areale di produzione sono state le gelate dei primi di
aprile che hanno prodotto una minore resa per ettaro e quindi una minore offerta che ha però favorito valori medi del prezzo del radicchio posto all’asta in aprile e maggio
decisamente buoni. Con l’inizio dell’anno si stanno registrando quotazioni soddisfacenti
tali da far sperare in un andamento positivo anche per la futura produzione primaverile
che però risentirà dei notevoli aumenti del costo di produzione per l’effetto del rincaro
dei costi energetici”.



“Comunque – continua l’amministratore unico – a parte qualche parentesi positiva i
problemi che attanagliano il comparto orticolo locale sono strutturali alla pari di quelli
dell’intero settore ortofrutticolo nazionale. E’ importante, quindi, perseguire una visione
generale di rilancio e sviluppo di tutta l’area compresa nell’Indicazione geografica
protetta del radicchio di Chioggia attraverso un piano industriale a medio e lungo
periodo che consenta, attraverso l’aggregazione dei produttori, di creare una filiera
sostenibile, virtuosa e coesa in grado di produrre, promuovere e commercializzare
“prodotti di qualità in territori di qualità”, quale reale valore aggiunto per uscire dalla
logica delle commodity ed andare verso le speciality”.

“Chioggia Ortomercato ha avanzato delle proposte alla Regione Veneto – conclude
Boscolo Palo – sulla possibilità che Veneto Agricoltura possa certificare i costi di
produzione dei radicchi veneti per rendere più trasparente il sistema dai campi allo
scaffale, sul prevedere, attraverso il Psr, risorse per i mercati alla produzione (com’è
quello di Brondolo) alla pari di una azienda agricola, sulla riorganizzazione dei mercati
agroalimentari e sulla opportunità di aprire la partecipazione dei mercati ortofrutticoli e
dei consorzi di tutela al Tavolo ortofrutticolo regionale indicato alla elaborazione
strategica per il rilancio del settore.

Anche per queste ragioni Chioggia Ortomercato ha chiesto di avere certezze operative
che prevedano una gestione almeno fino al 2033 pari all’affidamento che il Comune ha
dato a SST e di poter pianificare assieme all’amministrazione lo sviluppo di Polo
Agroalimentare nell’area del compendio dove sorge il mercato ortofrutticolo di
Brondolo”.

Fonte: Ufficio stampa Chioggia Ortomercato