«Piccoli frutti, verso un ritorno ai sapori di una volta»

Slomp: «Leggera flessione nel 2021 causa restrizioni, bene il mirtillo gigante»

«Piccoli frutti, verso un ritorno ai sapori di una volta»

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescente interesse nei confronti dei piccoli frutti, rappresentati in primo luogo dai mirtilli e poi da lamponi, more, ribes, uva spina, fragole e fragoline di bosco. Il super food cattura l’attenzione sui banchi dei supermercati, confezionati solitamente in vaschette trasparenti. Slomp, azienda di Lavis (Trento) che confeziona e distribuisce ortofrutta e in particolare piccoli frutti, nota però un peggioramento nell’ultimo anno dovuto al periodo che stiamo attraversando e non disdegna un ritorno al sapore più selvatico di un tempo. Ce ne parla Stefano Slomp, socio titolare, insieme al fratello Ivano, dell’azienda di famiglia. “Il bilancio del 2021 si è chiuso abbastanza bene – spiega a IFN – ma non si può non notare una flessione rispetto al 2020. Fornendo anche il mondo dell’Ho.re.ca, sono mancati alcuni segmenti di consumo dovuti a restrizioni e chiusure. Il nuovo anno ci appare più positivo".

Il prodotto che va per la maggiore è come dicevamo il mirtillo, principale motore dei berries. “Nel nostro caso vendiamo di più il mirtillo nero gigante, che rappresenta circa il 40% del fatturato seguito dal lampone, circa un 30%, dalla mora per il 20% e infine il ribes che rappresenta il restante 10%. 


I frutti che Slomp riceve dai produttori lungo tutto lo Stivale servono a coprire il periodo estivo ed autunnale, ma per soddisfare la domanda e avere piccoli frutti tutto l’anno, soprattutto durante la stagione più critica, quella invernale, si rivolge anche all’estero, importando mirtilli da Perù e Cile, more dal Messico e lamponi da Spagna e Marocco. 

L’innovazione varietale sta affrontando una sfida non semplice, dichiara Stefano Slomp, ed è quella di garantire equilibrio tra l’allungamento della vita sullo scaffale e i sapori originali. “Bisogna tornare a dare l’emozione del prodotto selvatico che fino a quattro o cinque anni fa era passato in secondo piano per favorire estetica e quantità. Ora questa fase è in controtendenza e si preferisce puntare sulla gustosità di una volta”. 


Il titolare della Slomp, fondata nel 1975, prosegue facendo il punto sulle grammature delle confezioni: “Rispetto alle vendite dei paesi del Nord Europa, noi abbiamo delle battute inferiori come grammature. Siamo più focalizzati su quelle basse, ma qualcosa si sta muovendo per raddoppiare le grammature su mirtillo e lampone. In particolare, il mirtillo mantiene maggiormente la sua consistenza, quindi permette lavorazioni in confezioni da 500 grammi arrivando anche al chilogrammo. Il lampone e altri frutti hanno una shelf life più breve che li portano ad adeguarsi con più difficoltà. Per loro al massimo facciamo confezioni da 250 grammi”. 

Quanto all’imballaggio, questo avviene maggiormente in plastica completamente riciclabile o Social Plastic®, plastica derivante dal progetto legato all'ambiente e alle condizioni socio-economiche delle comunità coinvolte nella raccolta dei rifiuti per evitare che questi finiscano in mare. Il marchio, di cui è titolare Plastic Bank, è utilizzato da Carton Pack, che se ne serve per migliorare le condizioni di vita delle persone che vivono negli Stati in via di sviluppo. “Anche l’impiego del cartone però sta aumentando. La richiesta del plastic free - conclude Slomp - è impegnativa da realizzare per via della riorganizzazione dei macchinari, ma una buona fetta dell’azienda è già convertita in questa direzione”.

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