Brexit, importazioni alimentari europee a rischio

Brexit, importazioni alimentari europee a rischio
I leader dell'industria alimentare britannica hanno lanciato l'allarme su possibili ritardi nelle importazioni o scarsità di cibo perché i fornitori europei non sono pronti per i nuovi controlli alle frontiere del Regno Unito post-Brexit imposti da inizio anno, come riportato dalla testata The Mail on Sunday.

Figure di spicco del settore hanno sollevato preoccupazione per l'impreparazione delle imprese dell'UE - in particolare dei fornitori più piccoli - dopo che il 1° gennaio sono entrati in vigore severi controlli all'importazione a seguito dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea un anno fa.

La Food and Drink Federation, che rappresenta più di 1.000 aziende britanniche, ha avvertito che la mancanza di consapevolezza, le pratiche burocratiche errate e i lunghi controlli alle frontiere potrebbero avere un impatto significativo sulle importazioni. Hanno detto al giornale di aver inviato una guida speciale ai Paesi europei sulle nuove regole di importazione.

Ogni anno dall'Unione Europea vengono importati prodotti per oltre 230 miliardi di sterline - ovvero più di un quarto delle forniture alimentari britanniche - Ma la burocrazia aggiuntiva comporta che le spedizioni europee nel Regno Unito debano essere accompagnate da dichiarazioni doganali complete e provare che le merci siano esenti da dazi, afferma il rapporto.

La federazione ha avvertito che le barriere commerciali rischiano di "bloccare del tutto le consegne dei fornitori dell'Unione Europea, almeno temporaneamente".

La federazione ha aggiunto che le esportazioni britanniche verso il blocco sono diminuite del 40-60% in valore nei primi tre mesi dello scorso anno, quando sono stati imposti i controlli sulle merci che entrano nell'UE. Un modello simile potrebbe emergere con le importazioni.

Come la federazione ha riferito alla testata, "la situazione presenta un rischio reale che potrebbe interrompere il funzionamento delle catene di approvvigionamento del Regno Unito, dove gli ingredienti di importanza primaria potrebbero arrivare in ritardo o, addirittura, non arrivare".

I supermercati contattati da The Mail on Sunday hanno affermato di aver lavorato a stretto contatto con i fornitori. Uno di loro ha detto che il governo gli ha raccomandato di essere determinato dell'applicazione delle nuove regole.

Fonte: Fruitnet.com