Spagna, costi alle stelle per le serre

Almería è la provincia più cara. Gli investimenti necessari

Spagna, costi alle stelle per le serre
Non si fermano i rincari nel settore agricolo e l’inflazione parte proprio dai terreni coltivabili in campo aperto e in serra. Tra i prezzi record registrati in Europa, c’è da segnalare quello della provincia spagnola di Almería, dove il costo dei terreni è aumentato del 7,4% nel 2020. A riportare la notizia è la testata www-diariodealmeria-es, basandosi sui dati diffusi lo scorso novembre dal Ministero dell'agricoltura, dell'allevamento, della pesca e dello sviluppo sostenibile della Junta de Andalucía. 

“Almeria continua ad essere la provincia andalusa dove il costo della terra è più alto, con una media di 41.356 euro per ettaro, in aumento del 13,4% negli ultimi cinque anni”, specifica la testata online. 

In particolare ad Almería si sono registrati aumenti di prezzo per i terreni destinati a colture da serra pari all'8,7% (circa 18.993 euro in più): in totale il costo dell'ettaro per serra è risultato in media di 236.251 euro rispetto ai 217.258 euro dell'anno precedente , mentre rispetto al 2018 il costo è aumentato del 12,8%.
“Guardando agli ultimi cinque anni – specifica la testata - il prezzo dei terreni per serra è salito alle stelle del 25,37%, dal momento che nel 2015 è stato venduto a 188.440 euro per ettaro. La ricerca, realizzata dal governo dell’Andalucía, fissa il prezzo massimo nel 2020 a 308.305 euro per ettaro, mentre il minimo è di 178.756 euro”.



Guardando invece alle colture in campo aperto per gli ortaggi, per un ettaro irrigato il costo sale dell’8,1% arrivando a una media di 39.516 euro. Nello specifico, l'ettaro all'aperto ha raggiunto un tetto massimo di 47.047 euro e un minimo di 34.924 euro. In questo caso non si può fare un confronto con il 2015 poiché questa tipologia di terreno non è dettagliata nella rilevazione di quell'anno, ma con il 2016 quando il suo prezzo era di 29.857 euro per ettaro, quindi da allora è stato rivalutato del 32,35%.



Tra i terreni che sono diventati più costosi, ci sono quelli per la limonaia irrigata: l’aumento è stato pari al 9,2% nel 2020 per un totale di 47 mila euro per ettaro, rispetto ai 43 mila del 2019.
Anche i terreni in campo aperto per la frutta secca sono soggetti all’inflazione: in questo caso i costi sono aumentati del 4,7% per un totale di 6.867 euro per ettaro. 
Infine i terreni erbosi hanno fissato il prezzo nel 2020 a 3.532 euro per ettaro in media, il 2,5% in più rispetto al 2019 ma un 19,2% in meno rispetto al 2015.



Gli unici terreni che non hanno dovuto fare i conti con i rincari son stati quelli della frutta secca irrigata: il loro prezzo è infatti sceso del 15,3% fino a 30.945 euro per ettaro in media. Anche gli uliveti irrigati hanno conosciuto un calo pari al 4,4% per un totale di 42.625 euro per ettaro. Cinque anni fa questa terra veniva scambiata a 60.928 euro, quindi è stata deprezzata del 30%.

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