Spagna, i produttori scendono di nuovo in piazza

Prezzi bassi e concorrenza sleale nel mirino. Grave crisi, intanto, per gli agrumi andalusi

Spagna, i produttori scendono di nuovo in piazza
I produttori spagnoli, con l'acqua alla gola, tornano a manifestare. I vertici delle organizzazioni agricole Asaja, Coag e Upa, hanno deciso di dare il via a un nuovo processo di mobilitazione che coinvolgerà tutta la Spagna: in piazza per protestare contro la grave crisi di redditività che colpisce la stragrande maggioranza degli agricoltori e degli allevatori, in piazza contro la concorrenza sleale che travolge soprattutto ortaggi e agrumi. Le proteste, che si intensificheranno nelle prossime settimane in tutti i territori, sono la prosecuzione di quelle in atto negli scorsi mesi e di quelle iniziate nel 2019-2020, poi interrotte a causa dell'emergenza pandemica.


Sopra e in alto foto di manifestazioni ante-Covid in Spagna
 
Nel mirino, in primis, "il forte aumento dei costi di produzione e gli squilibri nella filiera agroalimentare che impediscono ricavi adeguati alla fonte, mettendo a rischio la redditività delle aziende agricole". E poi numerosi altri temi considerati critici: la Pac e i nuovi requisiti ambientali; i controlli alle frontiere sull'ortofrutta d'importazione; la questione della manodopera in campo; la necessità di adeguare l'assicurazione agricolaNei prossimi giorni le organizzazioni agrarie stileranno il calendario completo delle proteste in programma nelle diverse comunità autonome, nonché le rivendicazioni che saranno rivolte al Governo.



Nel frattempo in Andalusia, gli agrumicoltori lamentano prezzi bassi e calanti: la quotazione del limone è scesa del 54,5% tra le settimane 40 e 49 passando da 0,55 a 0,25 euro/kg, l'arancia ha perso il 33% scivolando da 0,21 a 0,14 euro/kg. Prezzi, in entrambi i casi, inferiori alla media degli ultimi cinque anni. Il mandarino nello stesso periodo ha ceduto il 35% (da 0,65 a 0,42 euro il kg) ma in questo caso con listini comunque superiori alla media del quinquennio. 

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