Mercato di Lusia, quantità in aumento ma prezzi sotto tono

Mercato di Lusia, quantità in aumento ma prezzi sotto tono
Novembre, caratterizzato da un clima mite, assenza di particolari problemi, pioggia alternata a giornate soleggiate è stata la premessa che ha portato alla quasi totale raccolta dei prodotti in campo.  
Volumi scambiati in aumento (+13%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ma con un prezzo medio complessivamente in calo (- 3%). Mercato che sostanzialmente ha avuto un andamento meno buono rispetto a novembre 2020. 

Molti prodotti hanno subito una forte contrazione nel prezzo finale di vendita ripercuotendosi sulla remuneratività delle aziende che si apprestano a terminare l’anno e a tirare un po’ le somme in vista di una programmazione per l’anno nuovo con non poche difficoltà fra scelte varietali e obiettivi di mercato da raggiungere nel migliore dei modi.
Listini in diminuzione intorno al 12% per l’aglio in tutte le lavorazioni dal grappolo a quello in treccia con un corposo recupero per quest’ultimo nei volumi scambiati.

        

Tendenzialmente in calo i volumi movimentati nel mese per la bieta da costa (- 30 ton rispetto allo stesso mese 2020) accompagnati da una flessione del prezzo medio realizzato che si attesta sui 0,41 € /kg. Il prezzo medio risulta in diminuzione sia rispetto al mese precedente che rispetto allo stesso periodo del 2020.  La qualità del prodotto si è rivelata di buon livello.  
Il comparto carote vede le lavorate in foglia con prezzi medi in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+15%) ma in diminuzione rispetto al mese precedente. Buona la qualità del prodotto in linea generale anche se si evidenziano delle differenze abbastanza marcate tra partite di merce provenienti da aziende diverse. Prezzi medi che si confermano ancora interessanti se rapportati ai costi affrontati dalle aziende per poter realizzare il prodotto finale.  Le defogliate spuntano un prezzo molto interessante rispetto a novembre dello scorso anno con un valore medio che sfiora i 60 centesimi al kg ma anch’esse con una forte riduzione nei volumi (-50%).

Valori medi in calo anche per la catalogna rispetto al mese precedente e al 2020 con una riduzione su quest’ultimo del 3%.  In calo del 10% il volume scambiato riferito a novembre dello scorso anno. Qualità in prevalenza buona durante il mese anche per condizioni climatiche sostanzialmente favorevoli.  

I cavolfiori in tutte le loro varietà registrano un incremento negli scambi rispetto ai volumi di novembre 2020 che vanno dal 10% in più per il cavolfiore romano passando per il 30% in aumento per il bianco fino a toccare l’80% in più per il rosso, subendo tutti un decremento delle quotazioni tranne il romano che supera l’euro al kg. Meno bene, infatti la varietà bianca il cui prezzo medio su base mensile si è collocato sotto i 70 cent. al kg, riducendo del 25% il guadagno alla produzione per questa tipologia di prodotto. Mercato impegnativo quindi per il cavolfiore classico con evidenti difficoltà a trovare quotazioni medie soddisfacenti. 

                  

Migliore la richiesta per i cavoli cappucci tondi che segnano un incremento in termini di prezzo medio sia rispetto al mese precedente che allo stesso periodo 2020 (+16%), non fino ad essere purtroppo pienamente remunerativi per il comparto produttivo. Periodo negativo per questo prodotto che, pur essendo gestibile nei tempi di raccolta, manifesta collocamenti difficoltosi. Riduzione di prezzo per la varietà cuor di bue che si attesta poco sopra i 50 centesimi al kg.

Si conferma il calo nelle contrattazioni per le lattughe. La varietà cappuccia subisce un decremento del 25% sul valore trattato a novembre 2020 toccando il 50% in meno per la gentile a fronte di un aumento negli scambi per quest’ultima di circa il 30%. Nonostante le riduzioni nei volumi per tutte queste varietà di prodotti a foglia, cosa che dovrebbe portare ad un buon piazzamento di prezzo sul mercato, lo stesso non compensa i costi affrontati alla produzione. Situazione che porta a pensare ad uno scarso interesse da parte del mercato per questa tipologia di prodotto vedendo effetti negativi protrarsi ormai da qualche mese.  
Porro con quantità conferite in incremento di circa 45 ton rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Prezzi medi stabili rispetto al mese precedente ma in netta diminuzione rispetto allo stesso periodo 2020 (-20%). Qualità mediamente buona. Andamento sottotono negli ultimi due mesi considerando gli alti investimenti per portare ad ottenere il prodotto finito.  
Un accenno al prezzemolo che fa un po’ eccezione nel panorama visto finora in quanto incrementa di prezzo del 30% circa a fronte di una diminuzione del 15% nei volumi scambiati riferito a novembre 2020.

Il radicchio rosso tondo ha evidenziato un recupero dei prezzi medi rispetto al mese precedente mentre i valori sono rimasti inferiori a quelli realizzati nello stesso periodo 2020. Volumi scambiati complessivamente in lieve aumento (+3 ton) rispetto al mese di novembre 2020.  Mercato complicato per questo prodotto come spesso purtroppo accade. Solo con l’arrivo del freddo potremo forse avere dei cambiamenti in positivo. Anche le altre varietà vedono una situazione simile fatta eccezione per il rosso lungo che incrementa del 16% circa il suo prezzo finale.

Sedano verde con volumi in aumento rispetto allo stesso mese del 2020 (+ 80 TON). Prezzi medi che evidenziano un calo sia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che rispetto al mese precedente. Prosegue il trend negativo per questo prodotto che mostra per tutto il mese un andamento tendenzialmente piatto con poche variazioni. Qualità generale del prodotto sempre buona.
Non da ultimo la frutta con aumenti di prezzo per mele (+25%) e pere (+29%) rispetto a novembre 2020 e per ambedue anche con un robusto incremento dei volumi scambiati che supera il 100%. Kiwi un po’ meno bene con un decremento di prezzo del 14% ma con un aumento anch’esso nelle quantità scambiate del 22%.

Fonte: Direzione Mercato Lusia