Dalla distribuzione
Sicilia, una scommessa chiamata nocciola
Accordo di filiera operativo. Trenta milioni per recuperare i corileti
La nocciola è protagonista in Sicilia, l’accordo di filiera dedicato è diventato operativo e sul piatto ci sono 30 milioni di euro per recuperare i corileti della regione. La coltivazione del nocciolo in Sicilia si sviluppa su una superficie di 13 mila ettari, di cui il 90% sui Nebrodi.
L’accordo, sottoscritto la scorsa estate a Tortorici, mira a supportare il comparto, al recupero dei noccioleti e alla salvaguardia del paesaggio agrario. Il ‘Paesaggio a ciglioni e terrazze dei noccioleti dei Nebrodi’ viene infatti inserito nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali. L’intesa unisce agricoltori, corilicoltori, operatori del settore della commercializzazione, della trasformazione, utilizzatori, organizzazioni e associazioni che sostengono il processo aggregativo e qualificativo promosso dalla filiera.
“Tutto ciò consentirà anche di dare spazio alla valorizzazione dei prodotti di eccellenza tra i quali la Pasta reale di Tortorici, un croccante semplice ma capace di rappresentare una cittadinanza, un territorio e una cultura”, ha concluso Scilla.
La nocciola sta vivendo un momento di grande richiesta sul mercato, ma quest’anno la produzione italiana deve fare i conti con gli effetti del maltempo. La campagna corilicola italiana, secondo i dati diffusi da Agrinsieme, ha fatto registrare un vistoso calo produttivo: si stimano 45-48 mila tonnellate a fronte delle 136mila della scorsa annata, con i principali areali vocati, colpiti da gelo e cimice, con il segno meno (- 55% in Piemonte, -70% in Lazio e Campania e addirittura - 80% in Sicilia).
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