Mele della Valdichiana, il gelo lascia il segno

Soffre anche la Golden rugginosa. La denuncia di un produttore: «Ci troviamo col 10% dei volumi»

Mele della Valdichiana, il gelo lascia il segno
Le gelate della scorsa primavera mettono in sofferenza il territorio della Valdichiana, zona della Toscana vocata alla produzione frutticola e in particolare alle mele Golden, Fuji e Stayman. Qui una trentina di aziende agricole, quasi tutte di piccole e medie dimensioni, coltivano meleti su almeno 600 ettari. Per una produzione che negli anni migliori superava i 200mila quintali.

“Ad inizio aprile si è verificata una gelata con meno 9 gradi centigradi. Poi ci sono altre mattinate con meno 4-5 gradi. I fiori dei meli sono stati lesionati su tutti gli appezzamenti, anche in quelli dotati di impianti antibrina”, ha raccontato un produttore di mele al Tg regionale della Rai.

“Noi ci ritroviamo praticamente solo con il 10% di produzione”, racconta sconsolato un altro melicoltore della Valdichiana. Il quale coltiva la pregiata Golden "rugginosa", vero e proprio fiore all’occhiello di questo areale che vanta un terreno fertile ricco di acqua. 



“La ruggine si forma grazie lo sbalzo termico di aprile e maggio – aggiunge – Sulla mela si deposita l’acqua, che viene poi asciugata dal sole mattutino. Da qui nasce quella sorta di micro ustione che caratterizza la Golden rugginosa”.

Le mele della Valdichiana oggi raggiungono in prevalenza i mercati ortofrutticoli della Toscana, dell’Umbria e delle Marche. Mentre sono poche le aziende che lavorano per la Gdo, dal momento che la produzione locale resta estremamente frammentata.  

"Se i melicoltori cogliessero l'opportunità del fare squadra, potrebbero aggredire quei mercati che oggi non riescono a raggiungere", ricorda un delegato della Coldiretti locale. Che conclude: "In Valdichiana c'è spazio per nuove aziende che intendono insediarsi o convertire le proprie produzioni. Ci sono terreni ottimi e un know-how agricolo molto importante”.



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