Dalla calamità a una nuova assicurazione del raccolto

In Francia si lavora a un cambio di sistema: budget di 600 milioni di euro all'anno

Dalla calamità a una nuova assicurazione del raccolto
In Francia si lavora a un nuovo sistema per assicurare i produttori e la svolta nel sostegno al reddito delle aziende agricole è vicina. L'idea è quella di andare oltre alla calamità naturale e prevedere una sorta di assicurazione della raccolta: una proposta, quella ribadita la settimana scorsa dal presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, che pare in linea al ragionamento fatto dal ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli all'inaugurazione del Macfrut (clicca qui per leggere la notizia).



Oltralpe, però, si sono dati un cronoprogramma per arrivare alla nuova gestione del rischio in agricoltura e si parla già di risorse e fondi da impiegare. “Creeremo un'assicurazione del raccolto alla francese”, questo l'annuncio di Macron alla fiera Terres de Jim, la più grande rassegna agricola a cielo aperto d'Europa che si è tenuta a Corbières-en-Provence, dove il presidente della Repubblica venerdì scorso ha incontrato una delegazione del sindacato professionale Jeunes Agriculteurs – che associa cinquantamila imprenditori under 35 - in un territorio pesantemente colpito dalle gelate dello scorso aprile. “Appena il il 30% degli agricoltori è assicurato contro i rischi climatici, questo tasso scende all'1% per gli allevatori e al 6% per i frutticoltori”, ha ricordato il leader di En Marche.



Il presidente francese ha promesso di creare un nuovo sistema di assicurazione del raccolto, con un budget di 600 milioni di euro all'anno, che sarà più semplice, veloce ed efficiente. Le risorse per la solidarietà nazionale arriveranno da fondi europei e francesi, la semplificazione burocratica porterà ad avere un unico interlocutore per ogni agricoltore invece di una moltitudine di rapporti con assicurazioni, banche e Camere dell'agricoltura. Inoltre l'assicurazione – ha ribadito Macron – sarà reattiva e rapida grazie a un pool di coassicuratori. "Usciremo dalla calamità agricola in cui i fondi impiegano più di nove mesi per arrivare - ha sottolineato il presidente . Ora se durante un'estate c'è una terribile siccità, i risarcimenti statali arriveranno a malapena per l'estate successiva. I ritardi sono troppo grandi”.

Per passare dalle parole ai fatti, queste novità saranno contenute in un disegno di legge che sarà presentato entro dicembre per arrivare poi alla discussione in Parlamento a gennaio e all'approvazione entro la legislatura. Una promessa, quella di Macron, che trova il consenso del mondo associativo.

"Siamo molto contenti di questo annuncio . ha detto a Euractiv Françoise Roch, presidente della Federazione nazionale dei produttori di frutta (FNPF) - Anche se la futura assicurazione del raccolto non sarà obbligatoria, dovrebbe consentire a un numero sempre maggiore di produttori di aderire, rendendo i costi più economici per tutti”.

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