«Mercato piatto con due eccezioni»

Catanzaro: limoni d'importazione e fragole di montagna sugli scudi, angurie e peperoni ko

«Mercato piatto con due eccezioni»
Limoni d'importazione e fragole di montagna alla ribalta al Mercato all'ingrosso di Catanzaro, dove però il trend complessivo è all'insegna di una sostanziale calma. "Dopo due anni di prezzi bassi - spiega il grossista Giorgio Gigliotti - i limoni argentini stanno decollando: noi li paghiamo 1,60-1,70 euro il chilo e il prezzo è destinato con ogni probabilità a lievitare fino a 2,50-3 euro; non male tenendo conto che un anno fa li acquistavamo a molto meno e vendevamo a un euro". La scarsa disponibilità spinge anche i listini delle fragole di montagna: "Quelle della Val Venosta e del Trentino sono quotate attorno ai 18-20 euro il chilo", dice il grossista calabrese.  



"Prezzi rilevanti anche per il kiwi cileno, tra i 2,60 e i 2,80 euro il chilo per il calibro 23-25 mentre gli altri articoli non fanno registrare grandi performance: stabili le drupacee, con le susine attorno agli 80 centesimi e pesche e nettarine mediamente sull'euro"



Sul fronte ortaggi, quotazioni particolarmente basse per il peperone salernitano "che non va oltre i 40-50 centesimi il chilo, quando dodici mesi fa veniva ceduto a un euro". Male i meloni e soprattutto le angurie: "Abbiamo venduto poco fa un bin a 18 centesimi il chilo", spiegava venerdì mattina Gigliotti. "L'impressione e che il clima di incertezza e l'istituzione del Green Pass disincentivino i consumi e frenino la voglia di muoversi delle persone, tanto che il turismo finora, anche in Calabria, è al di sotto delle aspettative della vigilia".

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