Biolaza, l’e-commerce a provenienza certificata

Il Ceo Francesco Luongo: vendiamo ortofrutta italiana e stagionale, tracciabilità tramite il Qr code

Biolaza, l’e-commerce a provenienza certificata
Un e-commerce basato su una filiera nazionale certificata per rispettare la stagionalità dei prodotti. E’ Biolaza, esperienza milanese di spesa online di ortofrutta lanciata lo scorso 30 giugno dalla startup innovativa PartenHero, composta da tre soci.

“Andiamo alla ricerca delle aziende con i migliori prodotti (ad oggi 80 partners), che siano le arance o gli avocado dalla Sicilia o e le ciliegie da Vignola – spiega a Italiafruit News il ceo dell’e-commerce Francesco Luongo – per creare questa rete aziendale ci sono voluto diversi anni perché abbiamo avuto difficoltà nel reperire aziende che ci potessero fornire informazioni certificate”.



A disposizione dei clienti di Biolaza c’è infatti un Qr code dal quale recuperare la tracciabilità dei prodotti, quindi informazioni sull’ubicazione dell’azienda e sul processo produttivo. 
“Non tutti sono disponibili a lasciarsi informazioni sulla produzione – specifica Luongo – ad oggi le aziende hanno ancora difficoltà ad essere trasparenti al 100%. Ma noi non molliamo, la nostra mission è portare la trasparenza a casa del consumatore attraverso un vero e proprio passaporto digitale. A breve integreremo nuove tecnologie Blockchain, permettendo ai nostri clienti di risalire a tutti i processi produttivi fino alle caratteristiche delle sementi”.

Il catalogo di Biolaza è completamente orientato al made in Italy e non prevede l’inserimento di prodotti esteri. Fondamentale la qualità della frutta e della verdura, che viene certificata da un sistema di analisi esterno all’azienda. “Si tratta del batch control system – sottolinea il fondatore – ovvero di una campionatura di articoli che riceviamo e che facciamo analizzare da laboratori esterni. Per noi è fondamentale che il sistema di controllo qualità sia esterno per garantire una certa indipendenza e merce di alto livello”.



L’attività di Biolaza ha superato il concetto del chilometro zero, considerato “un’utopia” da Luongo. Che dice: “Ci piace valorizzare le specialità di tutta Italia come l’albicocca pellecchiella vesuviana che sarebbe impossibile trovare vicino casa. L’importante rimane poter contare su prodotti 100% italiani dal sapore unico. Andiamo a scegliere l’eccellenza che non vuol dire prodotti belli da vedere ma le migliori varietà: ad oggi i riscontri positivi che arrivano dai nostri clienti ci confermano che la strada intrapresa è quella giusta”.

A permettere il lavoro preciso della tracciabilità della piattaforma è l’esperienza ultraventennale nel settore tecnologico dei suoi soci fondatori. Nonostante l’attività di Biolaza sia appena partita “sono già decine i box distribuiti, segno che i consumatori apprezzano il nostro impegno. Recentemente si sono aggiunte al nostro team altre quattro e persone e a breve, oltre che su Milano, lavoreremo anche in altre città italiane” conclude Luongo.

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