Apofruit, un bilancio con tanti più

Aumentano fatturato e liquidazioni ai soci malgrado le difficoltà della frutta estiva

Apofruit, un bilancio con tanti più
Un patrimonio netto consolidato di 103.477.835 di euro (+ 0,19%), un valore della produzione consolidato (sostanzialmente il fatturato) pari a 339.813.047 di euro (+ 9,5%), liquidazioni ai soci per 60.600.000 euro rispetto ai 48.847.000 euro del 2019, con un aumento del 24,1% a fronte di un conferimento stabile, per una liquidazione media al chilogrammo del 20,8% più alta dell'anno prima: sono i numeri salienti del bilancio 2020 di Apofruit approvato mercoledì 30 giugno dall'assemblea dei delegati che rappresentano i circa 3.200 soci.

La cooperativa, in un comunicato, parla di "ampia soddisfazione della base sociale" per i risultati di un’annata "che ai consueti problemi strutturali del settore ha aggiunto la forte perdita della frutta estiva dovuta alle gelate primaverili, ampiamente riscattata grazie anche all'organizzazione messa in campo".


 
“Un bilancio – il commento del presidente di Apofruit Mirco Zanotti – che ha beneficiato anche delle azioni messe in atto dalla cooperativa, già da settembre dello scorso anno, al fine di rendere più efficiente la nostra struttura e ottenere il massimo per i nostri produttori, con risultati che sono stati superiori alle nostre aspettative”.
 
Ottima la liquidazione dei prodotti invernali (mele, kiwi, patate, pere, agrumi, per un totale di oltre 900mila quintali) ai soci, iniziata lunedì 28 giugno. “Il dato maggiormente significativo di questa stagione – sottolinea il direttore commerciale della cooperativa Mirco Zanelli – è proprio l’aumento del 24% del valore liquidato ai soci, con una liquidazione media al chilogrammo del 20,8% in più sul 2019”.


 
“Un’ottima performance – l'analisi di Ernesto Fornari, direttore generale del Gruppo – ha caratterizzato il kiwi, sia verde che giallo Zespri Gold, sia a coltivazione convenzionale che biologica; soddisfazioni sono arrivate anche  dalle mele, Pink Lady, Candine e Fuji. Per quanto riguarda le pere, dopo le problematiche produttive del 2019 anche a seguito dell’invasione della cimice asiatica, si è tornati nel 2020 ad un’annata di produzione normale; per le Abate si sono registrati buoni risultati". 



Sul fronte ortaggi bene le patate, qualche difficoltà per le cipolle la cui sovrapproduzione ha creato problemi di collocamento sul mercato: "Nell’insieme, anche con il contributo dell’andamento degli altri prodotti invernali, la liquidazione è stata ottima ed eccellente per alcuni produttori", aggiunge Fornari. "È stata premiata soprattutto la qualità e le scelte, adottate nei confronti dei prodotti principali, che continueranno anche in futuro. Le difficoltà generali, cui si sono aggiunti i contraccolpi della pandemia da Covid, non hanno impedito dunque un bilancio altamente soddisfacente. E non era scontato”.

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