«Pomodori, il crollo dei prezzi non dipende dal Marocco»

Dal paese africano la replica alle accuse della Copa-Cogeca: «L'Accordo favorisce l'Ue più di noi»

«Pomodori, il crollo dei prezzi non dipende dal Marocco»
E' guerra verbale tra l'organizzazione europea degli agricoltori Copa-Cogeca e la Confederazione dell'agricoltura marocchina Comader. Le due associazioni, nei giorni scorsi, sono state protagoniste di un violento botta e risposta che mette in tensione l'ambiente ortofrutticolo. 

Ma facciamo un passo indietro, cercando di sintetizzare quanto accaduto. In una nota, Copa-Cogeca ha sostenuto che l’Accordo commerciale tra Ue e Marocco sta danneggiando il mercato dei pomodori in maniera preoccupante. E ha richiesto, attraverso una lettera inviata al Commissario europeo per il commercio Valdis Dombrovskis, la revisione urgente delle disposizioni del trattato che regolano le esportazioni dei pomodori marocchini verso il continente europeo e l’attivazione di meccanismi di tutela per ridurre i vantaggi competitivi legati ai metodi di produzione del Marocco.

"Con gli effetti cumulativi della Brexit, i prezzi dei pomodori nell'Ue sono crollati a livelli che non coprono i costi di produzione per la maggior parte dei produttori europei, mettendo a rischio la coltivazione nelle regioni strategiche dell'Ue", ha affermato l'organizzazione europea. Che ha aggiunto: “Oltre ai meccanismi di prezzo di entrata e dazio, che hanno generato effetti limitati sui volumi importati, le clausole di salvaguardia previste dal trattato con il Marocco non sono mai state attivate nonostante il grave deprezzamento dei prezzi del pomodoro nei mercati Ue, con conseguente importazione di 500mila tonnellate di prodotto nel 2020, corrispondenti al doppio della quota calcolata - in teoria - per preservare il tradizionale flusso di esportazione marocchino".



I pomodori originari del Marocco, inoltre, possono entrare nel Regno Unito senza alcuna tariffa e rubano mercato alle aziende europee. “Il trade sta scavalcando l'Europa e i produttori europei di pomodoro stanno affrontando la riduzione delle esportazioni verso il mercato britannico nei primi mesi del 2021. Copa-Cogeca, per ora, non ritiene che l'accordo commerciale sia aggiornato".

La reazione del Marocco, parte accusata, non si è fatta attendere. Il presidente della Comader, Mohamed Ammouri, ha risposto per le rime sottolineando che si tratta di “accuse false”. Sempre tramite una nota, ha detto: “Le esportazioni marocchine di frutta e verdura verso l'Ue rappresentano soltanto il 2% del mercato europeo”. Una cifra che, a detta sua, è bene ricordare “per non seminare confusione nell'opinione pubblica europea”.

“Sembra difficile capire come questo 2% possa destabilizzare o danneggiare fino a tal punto la produzione ortofrutticola europea - ha insistito Ammouri - E’ un peccato che le difficili condizioni per tutti gli operatori del settore agroalimentare del Mediterraneo vengano utilizzate dai gruppi di interesse per mettere in discussione un accordo di libero scambio che avvantaggia l'Ue ancor più del Marocco. Lo dimostra la bilancia commerciale agricola”.

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