Ortorfrutta veneta, l'eredità pesante delle gelate

Volumi in sensibile calo nei primi mesi dell'anno dopo una ripresa dei raccolti 2020 di frutta

Ortorfrutta veneta, l'eredità pesante delle gelate
Superfici e produzioni ortofrutticole tra alti e bassi in Veneto. Nei primi mesi dell'anno in corso, sottolinea il report di Veneto Agricoltura, non si sono registrati particolari problemi di tipo fitosanitario per le colture orticole tipiche del periodo (asparagi e fragole), ma il pessimo andamento climatico tardo-invernale e primaverile, con temperature sotto la media del periodo tra aprile e maggio, ha penalizzato le rese produttive, con una stima di calo del 10-15% rispetto all’anno precedente.



Il brutto andamento climatico primaverile, caratterizzato da un forte abbassamento delle temperature al di sotto dello zero nella prima decade di aprile, ha fortemente danneggiato alcune colture frutticole nel momento della fase di fioritura: particolarmente colpiti pero, kiwi, albicocco, pesco e nettarine, e in misura solo leggermente meno rilevante melo e ciliegio, con riduzioni della resa produttiva che, in alcuni casi, sono stimati ben sopra il 50% rispetto allo standard produttivo di queste colture.

In ripresa le produzioni orticole di quarta gamma e in generale quelle produzioni e attività che nel 2020 avevano sofferto particolarmente per le chiusure del lockdown primaverile e di fine 2020.
 
Nel corso del scorso anno le superfici investite a orticole sono scese a circa 27.250 ettari, in calo del 3,7% rispetto all’anno precedente; Veneto Agricoltura evidenza che le orticole in piena aria, che rappresentano il 75% degli ortaggi coltivati in regione, si attestino su circa 19.100 ettari (-5,2%), mentre le orticole in serra vengono stimate in circa 4.100 ettari (-4,7%); in aumento le piante da tubero (4.000 ha, +5,6%). Il valore della produzione ai prezzi di base di patate e ortaggi è di circa 695 milioni di euro, in leggero aumento (+1,8%) rispetto al 2019.



Le piante da frutto, che insistono su 16.606 ettari totali, hanno visto ridurre la superficie del 3,8%. Aumenta però la quantità raccolta nel 2020: è stata di 400.890 tonnellate in crescita del 29,4% rispetto al precedente anno. Sono nettamente le mele il frutto più prodotto in Veneto: con 293.738 tonnellate rappresentano quasi il 67% del comparto. Il valore alla produzione del comparto frutticolo, scrive ancora Veneto Agricoltura, si aggira sui 297 milioni di euro circa, con una  crescita del 23,6% rispetto al 2019, aumento dovuto in parte ad un riallineamento delle medie tipiche delle produzioni dopo la cattiva annata precedente.

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