«Albicocca Pellecchiella oro del Vesuvio»

Real Frutta: «Prime consegne per la Gdo, meno volumi ma qualità top»

«Albicocca Pellecchiella oro del Vesuvio»
La territorialità è il tratto distintivo. Non potrebbe essere altrimenti, “perché ciò che facciamo è proporre i frutti della nostra terra”. Così Salvatore Manfellotti descrive l’attività di Real Frutta, azienda di Sant’Anastasia (Napoli) che dirige insieme al socio Domenico Manno. E a proposito di territorio – le pendici del monte Somma – c’è un prodotto che più di ogni altro è rappresentativo: l’albicocca Pellecchiella.



“È unica – dice Manfellotti – per le caratteristiche della zona in cui viene coltivata. Il terreno è vulcanico, ricco di potassio, lo sbalzo di temperatura tra il giorno e la notte influisce sul grado zuccherino del prodotto che è più alto rispetto ad altre varietà. La polpa è dolce, chi mangia la Pellecchiella poi la ricompra”.



L’albicocca del Vesuvio è chiamata dai napoletani ‘crisommola’, dal greco chrisomela: mela d’oro, la più pregiata tra le specie coltivate. La raccolta avviene a fine maggio, la piena maturazione nel mese di giugno. La superficie di coltivazione delle albicocche vesuviane è di circa 4mila ettari, con una produzione annuale di 180mila tonnellate. “Ma quest’anno – avverte Manfellotti – avremo circa il 40% di prodotto in meno a causa delle gelate primaverili. La qualità però è ottima, la pezzatura omogenea a medio-grande".



La concorrenza delle albicocche provenienti dall’estero? "Parliamo di prodotti differenti - risponde l'imprenditore - la Pellecchiella è un’eccellenza del nostro territorio, ha un sapore inconfondibile, non è il caso di fare confronti”. Da tempo la Gdo è il principale canale di destinazione per Real Frutta: rappresenta oltre l’80% del fatturato. “Le nostre albicocche – continua il titolare dell’azienda campana – arriveranno nei punti vendita delle catene di gran parte dell’Italia. Abbiamo appena preparato la prima consegna per la Toscana”.



La  storia di Real Frutta affonda le radici negli anni Quaranta del secolo scorso, quando Sabato Manfellotti (nella foto in alto) e Giuseppe Manno fondarono quella che oggi è una realtà di riferimento del territorio e alla cui guida ci sono i rispettivi figli, Salvatore e Domenico. I prodotti tipici – albicocche, ma anche pomodoro del Piennolo – sono la ‘specialità’, ma l’azienda si avvale anche di produzioni provenienti dai principali areali di produzione dell’Italia centro-meridionale (piana del Sele, area casertana, Lazio, Sicilia, Puglia, Basilicata). Dal 1992 Real Frutta opera nell’attuale sede operativa, composta da magazzini per una superficie coperta di tremila metri quadrati e da aree all’aperto di circa ottomila metri quadrati.



“Possediamo – la precisazione che arriva dall’azienda – un nostro parco di automezzi con cella frigorifera per assicurare quotidianamente la consegna di prodotti sempre freschi. Tutte le fasi della filiera sono seguite con grande attenzione, nei magazzini vengono effettuati lo stoccaggio, il lavaggio, la selezione e il confezionamento dell’ortofrutta”.  E c’è anche un laboratorio di analisi per il controllo dei residui di fitofarmaci.

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