Melone, qualità al top per l'Igp Mantovano

Il presidente Aguzzi: «Brix sopra la media del periodo. Superiamo facilmente 14»

Melone, qualità al top per l'Igp Mantovano
La campagna del Melone Mantovano Igp è partita col piede giusto dal punto di vista non solo produttivo, ma anche commerciale. “Quest’anno la qualità è veramente strepitosa. Basti pensare che in questi giorni il livello medio di concentrazione zuccherina supera facilmente i 14 gradi brix. Un valore leggermente più alto della media di questo periodo, reso possibile dall’ottimale escursione termica tra il giorno e la notte”, spiega a Italiafruit News Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio del Melone Mantovano Igp.

Ora si stanno raccogliendo le produzioni sotto serra, mentre l’attività in pieno campo entrerà a regime verso fine giugno-inizio luglio. “La stagione è iniziata il 15-20 maggio scorsi con volumi piuttosto bassi. Le tipologie prevalenti, in questa fase, sono due: il retato con fetta ed il liscio”.

“I prezzi sono stati molto soddisfacenti fino alla scorsa settimana - come osserva Aguzzi - Da questo lunedì 14 giugno, poi, si è iniziata a registrare una flessione dei valori di mercato legata all’aumento delle raccolte e quindi dell’offerta. Il prodotto a marchio Igp si sta comunque difendendo abbastanza bene”.


Mauro Aguzzi

Buoni risultati si rilevano anche sul fronte della sanità delle melonaie. “Le piante e foglie sono in buona salute. Vediamo campi belli dove si riscontra solo qualche piccola problematica che riguarda l’oidio”.

“Dal punto di vista produttivo, l’unico neo è il minor numero di frutti per pianta (-20-30% rispetto al potenziale) nei trapianti precoci in serra e nei tunnellini in campo aperto. Questo non è da considerare come un aspetto negativo, perché meno frutti per pianta significa più qualità e più gusto, quindi consumatori più soddisfatti”.

L’obiettivo che si pone il Consorzio Igp per l’estate 2021 è duplice: “Da una parte vogliamo raggiungere almeno gli stessi volumi commercializzati nella scorsa campagna, chiusa con 7.200 tonnellate di produzione commercializzata. Se sarà possibile punteremo alle 8mila tonnellate. Dall’altra parte, invece, intendiamo allargare la platea di consumo al Centro Italia”.


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