«Ciliegie, un exploit produttivo da gestire»

Giuliano: «Raccolta partita alla grande, evitare un'ammucchiata»

«Ciliegie, un exploit produttivo da gestire»
Le ciliegie ci sono. In Puglia persino in abbondanza, tanto che nelle prossime settimane si teme, per così dire, un'ammucchiata. Se la frutta estiva deve affrontare il nodo dei volumi ridotti, per le ciliegie la questione non si pone, ma il tema centrale è quello di collocare a dovere il prodotto.



La campagna, come spiega Nicola Giuliano, presidente dell'Op Giuliano Puglia Fruit, è partita in ritardo: un gap che i produttori si stanno portando appresso e che in parte ha impattato sulla scalarità delle produzioni.



“La raccolta delle ciliegie è partita alla grande – dice l'imprenditore pugliese a Italiafruit News – I quantitativi sono abbondanti e i calibri leggermente più piccoli: i prezzi, per la classica legge della domanda e dell'offerta, sono invece più bassi del solito”.



La Puglia cerasicola ha dato il la alla campagna con la Bigarreau. “Di solito in questi giorni partivamo con i duroni – prosegue Giuliano – ma quest'anno abbiamo un ritardo di 7-10 giorni”. Ora inizia a fare caldo, vuoi o non vuoi le ciliegie sono da raccogliere e ci potrebbe essere una corsa ad immettere prodotto sul mercato.



Ma a cosa è dovuto il boom produttivo? “C'è stata un'allegagione straordinaria, l'aprile freddino non ha fatto altro che favorire l'allegagione dei frutti e se superi il rischio gelo ecco che si ha una produzione abbondante come quella di quest'anno – risponde l'esperto – L'abbondanza, poi, porta a pezzature ridotte. A noi il gelo ha solo sfiorato, compromettendo un 10% del raccolto – conclude Nicola Giuliano - ma considerando la carica dei frutti praticamente non si è fatto sentire”.



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