Ortofrutta Castiglionese punta sull’aglione

L'azienda toscana sviluppa un progetto legato alla tipicità dedicato alla Gdo

Ortofrutta Castiglionese punta sull’aglione
Il momento dell’aglione si avvicina. Per Ortofrutta Castiglionese, azienda di Castiglion Fiorentino (Arezzo) che si occupa di ritiro e commercializzazione di ortaggi e frutta destinati alla Gdo (per il 95%) e ai mercati generali, il periodo tra maggio e ottobre è il più intenso dell’anno. “In questi mesi – spiega Fabio Frappi, titolare e nipote del fondatore Dino – ci occupiamo della produzione in campo aperto. La zucchine, di ogni varietà, sono un prodotto di punta perché tipico della Valdichiana. Da settembre a dicembre ci concentriamo su altri ortaggi come cavolfiore, broccoli e verza. Qui c’è grande attenzione all’ortofrutta del territorio. Noi serviamo soprattutto la Toscana, in particolare la nostra stessa zona, e l’Umbria”.



A proposito di tipicità, l’aglione “rappresenta la Valdichiana in tutta Italia e anche all’estero. Ne siamo distributori, la richiesta è in continua crescita. Abbiamo proposto per primi alla grande distribuzione un prodotto che fino a qualche anno fa era destinato per lo più alla ristorazione. Il grande pubblico sta apprezzando: sono orgoglioso, perché abbiamo dato a chiunque la possibilità di consumare l’aglione della Valdichiana a casa e non solo al ristorante”. Il processo di ‘espansione’ è partito da altre province della Toscana, a cominciare da Firenze, Pisa e Pistoia. E continuerà, “perché vogliamo soddisfare le richieste di un bacino di pubblico più ampio possibile. Il periodo di raccolta – spiega Frappi – comincia a giugno, poi ci sono le fasi di essiccamento e preparazione. La commercializzazione parte tra la fine di giugno e gli inizi di luglio. Tre anni fa abbiamo commercializzato 150 quintali di aglione della Valdichiana, esaurendo le scorte a settembre. Due anni fa la produzione è andata avanti fino a ottobre, per il 2021 la prospettiva è quella di raddoppiare i 150 quintali iniziali”.



Già, ma perché l’aglione della Valdichiana riscuote sempre più consensi? “Le caratteristiche organolettiche – risponde il titolare di Ortofrutta Castiglionese – sono uniche. Rispetto all’aglio tradizionale, il sapore è più tenue e in cucina gli utilizzi sono molteplici. La territorialità della coltura si manifesta in un bulbo – a tunica bianca, con un peso ordinario di circa 400 grammi che si riduce anche del 40% in essiccazione – che accentua ancora di più la delicatezza e il gusto: dopo poche decine di minuti il sapore dell’aglione sparisce dalla bocca”.



Ortofrutta Castiglionese è il punto di riferimento per oltre 40 aziende agricole, che a loro volta producono in circa 600 ettari complessivi. “L’azienda è partita come tradizionale, nel 2014 abbiamo avviato un progetto legato alla tipicità. Ora ci occupiamo di prodotti locali, che in Valdichiana e in tutta la Toscana sono valorizzati dalla Gdo e apprezzati dal consumatore. Tanto che, in un mercato complessivamente in contrazione, i consumi di frutta e verdura del territorio e bio sono in crescita. Abbiamo fidelizzato 40 aziende agricole, per le quali la partnership con Ortofrutta Castiglionese è importante perché contribuisce a dare certezze economiche e a programmare. Il nostro obiettivo – spiega Frappi – è quello di ampliare ulteriormente l’offerta di ortofrutta del territorio anche nei periodi in cui è più difficile a causa del clima. Per fare questo, bisogna realizzare serre e impianti specifici”.



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