Zucchino, i vantaggi della pacciamatura con i teli Mater-Bi

Ezio Giraudo (Op Ortofruit Italia): oltre al risparmio economico abbiamo incrementato la produzione

Zucchino, i vantaggi della pacciamatura con i teli Mater-Bi
I vantaggi apportati all’agricoltura dai nuovi materiali sostenibili possono essere molteplici, anche per colture tradizionali come quella dello zucchino.
Tra coloro che si sono affidati alla pacciamatura con telo biodegradabile in suolo in Mater-Bi proposta da Novamont anche l’OP Ortofruit Italia di Saluzzo (Cuneo) che riunisce un totale di 500 aziende a produzione orticola e frutticola.


“Lo zucchino – spiega a Italiafruit News Ezio Giraudo, tecnico dell’OP - è una coltura da rinnovo che si realizza al termine di altre coltivazioni. Se prima dovevamo lavorare giorni interi per rimuovere il materiale plastico dei teli, ora con i teli in Mater-Bi possiamo eseguire la semina già il giorno successivo. Questo materiale green si presta perfettamente al ciclo di tre mesi dell’ortaggio e siamo riusciti anche ad incrementarne la produzione”.
E continua: “Ormai non c’è più possibilità di tornare indietro, con questi nuovi materiali il risparmio è notevole sia a livello economico che in termini di ore lavorate”.
L’OP ha iniziato a introdurre i teli per pacciamatura in Mater-Bi circa dodici anni fa, occupandosi della loro promozione. “Per diffondere l’utilizzo di questo materiale, per anni lo abbiamo acquistato e rivenduto ai soci – commenta Giraudo – una volta visto che il meccanismo era avviato, abbiamo lasciato la vendita in mano ai rivenditori privati”.



Ad oggi, sono quasi sei anni che i soci utilizzano unicamente i teli in Mater-Bi per le cucurbitacee come zucca, zucchino, melone ma anche per colture in serra come peperone, pomodoro, melanzane, insalate e ortaggi a foglia.
“Ormai nessuno fa più uso dei teli in plastica – conclude il tecnico – anche se all’inizio non è stato facile: c’era un po’ di ritrosia legata alle difficoltà di stesura e al materiale che agli stadi iniziali della produzione tendeva a lacerarsi. Ma dopo i primi anni, il materiale si è affinato e oggi non abbiamo più alcun problema. Anzi i nostri soci sono soddisfatti di poter inglobare i teli nel terreno dopo il loro utilizzo, con un grande risparmio in termini di smaltimento e di manodopera. E anche a distanza di molti anni di utilizzo, non abbiamo rilevato nessuna traccia di residui nel suolo, a conferma della completa biodegradazione del materiale”.



L’OP Ortofruit Italia, estesa su 80 ettari in provincia di Cuneo e in altre zone del Piemonte, commercializza i prodotti a suo brand, mentre i piccoli frutti sono venduti a marchio del distributore.

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