Albicocche spagnole spacciate per italiane, maxi sequestro

L'operazione, in Campania, ha interessato anche asparagi senza tracciabilità

Albicocche spagnole spacciate per italiane, maxi sequestro
Un ingente quantitativo di albicocche e (in misura minore) di asparagi spacciati per italiani ma in realtà spagnoli sono stati sequestrati ieri dai carabinieri della stazione forestale di Napoli. E' il risultato dell'ispezione effettuata nei locali di una società agricola di Volla, comune della città metropolitana campana in cui ha sede anche il Centro agroalimentare. Secondo quanto accertato dai militari, le confezioni di albicocche riportavano quale origine l’Italia mentre dalla documentazione esibita è emerso come fossero state coltivate e confezionate in Spagna. Da ulteriori verifiche i carabinieri hanno accertato che gli asparagi posti in vendita non riportassero indicazioni sulla tracciabilità. 

I prodotti oggetto del controllo - circa 800 chili di albicocche e 70 di asparagi - sono stati sequestrati mentre il titolare della società denunciato per frode in commercio e sanzionato per oltre 1.500 per violazioni amministrative di vario genere.



Sempre ieri il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, per un importo di oltre 600mila euro, nei confronti di una società operante nel settore della lavorazione di frutta e ortaggi con sede a Sant’Antonio Abate (Napoli).

Secondo gli inquirenti, la condotta illecita - oltre all’indebito risparmio d’imposta - ha consentito alla società di "collocarsi sul mercato in una posizione di assoluto rilievo e di privilegio nello specifico settore commerciale provocando effetti distorsivi sulla concorrenza, particolarmente dannosi nell’attuale periodo di crisi economica".