Asparagi, la Romagna parte con Eros e Giove

Nanni, socio Agribologna: «Raccolte al via con quasi un mese di ritardo»

Asparagi, la Romagna parte con Eros e Giove
Parte la campagna degli asparagi in Romagna che registra un ritardo, rispetto all'anno scorso, di quasi un mese a causa del clima freddo di marzo e aprile. "Finalmente le nostre asparagiaie stanno entrando in piena produzione. Da questo weekend pensiamo quindi di poter iniziare a servire anche la nostra clientela della Gdo", dichiara a Italiafruit News Alberto Nanni, tra i responsabili dell'azienda agricola Manni - socia di Agribologna - che produce asparagi verdi delle varietà Eros e Giove a Santarcangelo di Romagna (Rimini). 

"I nostri impianti, al terzo anno di produzione, sono situati nella frazione di Montalbano, in un terreno pianeggiante a ridosso della prima collina". Un progetto importante che riguarda cinque ettari in campo aperto, facendo dell'azienda Manni il più grande produttore di asparagi della Romagna. 



"La raccolta - prosegue Nanni - è iniziata solo il 26 aprile, in netto ritardo rispetto all'anno scorso quando i primi stacchi li avevamo effettuati il 6 aprile. La qualità dei turioni si presenta buona. Ora confidiamo di poter entrare a pieno regime nel giro di pochi giorni, raccogliendo dai 10 ai 12 quintali a giornata". 

Dal punto di vista commerciale, le aspettative circa i prezzi sono alte considerando che il ritardo accumulato è considerevole. "Speriamo di poter recuperare i 20 giorni persi con l'allungamento della stagione dell'asparago sino al 15-20 giugno - continua il produttore romagnolo - Ci riusciremo se il clima a giugno non sarà troppo caldo. In agricoltura, lo sappiamo, comanda sempre il meteo".



Nelle due annate precedenti, gli asparagi Eros e Giove hanno dato buoni risultati sia produttivi che commerciali all'azienda Mammi. "Questa coltura ci ha consentito di diversificare il nostro business, che prima era concentrato esclusivamente sul fagiolino fresco, prodotto che coltiviamo su un centinaio di ettari sempre in Romagna”.

“L'asparago è una coltura molto impegnativa dal punto di vista agronomico. Va seguita infatti in maniera minuziosa durante tutto l'anno, e in particolare nei periodi più caldi (da luglio a ottobre) successivi alla raccolta, dove bisogna praticamente concimazioni e trattamenti per mantenere la pianta verde e in salute. In inverno, poi, va effettuata la pratica del pirodiserbo per eliminare le infestanti e difendere il terreno da insetti nocivi. Tutte queste fasi - conclude Nanni - vanno rispettate al 99,9% per non avere problemi nella stagione successiva".



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