La Linea Verde esporta il suo modello in Francia e Serbia

Novità e progetti di filiera integrata per gli stabilimenti in Provenza e a Dobrinci

La Linea Verde esporta il suo modello in Francia e Serbia
Da est a ovest, dalla Serbia alla Francia, si rafforza l'impegno sui mercati esteri da parte de La Linea Verde.  Dopo un 2020 complicato per i protagonisti della IV gamma, la società rilancia sia in Italia che fuori dai confini con il nuovo stabilimento nel Sud est della Francia certificato Ifse a gennaio e l’avvio di un progetto di collaborazione con aziende agricole allo scopo di attivare anche in Serbia il modello di filiera corta e integrata già operativa presso gli altri siti del gruppo.

Il gruppo alimentare italiano con sede a Manerbio ha ottenuto infatti nelle scorse settimane la certificazione Ifse per lo stabilimento che aveva inaugurato a gennaio 2020 a Sénas, nel cuore della Provenza: il sito, poi rafforzato con un centro logistico inaugurato due mesi dopo, punta a servire il mercato francese attraverso alcune delle principali catene della Gdo rafforzando la posizione come co-packer di insalate in busta ma anche attraverso il proprio marchio "DisMoiOui".  



La Linea Verde operava già da anni in Francia come fornitore di alcune catene di supermercati; ora l'obiettivo, facendo leva sull'insediamento esteso su 5mila metri quadri, è quello di coinvolgere sempre più le aziende agricole della zona per produrre nelle vicinanze dello stabilimento, garantendo freschezza, velocità e continuità di forniture.
 
Il modello di business per la Francia - come spiegato da Domenico Battagliola, amministratore delegato e co-fondatore de La Linea Verde - si basa infatti sull'apertura di un "atelier" per la produzione di insalate in busta in una zona agricola  vocata alle coltivazioni di insalata come la Provenza, e sulla creazione di una rete di aziende agricole locali che coltivano baby leaf e insalate in cespo. Il tutto in linea con le politiche di un'azienda che ha sempre puntato a controllare l'intera filiera, cioè l'intero ciclo di vita del prodotto: dalla semina alla raccolta in serre e campi situati in aree agricole vicine al sito, al lavaggio e all’imbustamento nel sito produttivo.

Una strategia seguita anche in Serbia dove lo scorso 31 marzo ha avuto luogo una giornata dedicata alla presentazione del modello di filiera della IV gamma, organizzata da La Linea Verde Dobrinci con il patrocinio di Confindustria Serbia. Lo stabilimento balcanico, inaugurato nel 2018, impiega 100 collaboratori, fa riferimento a 140 ettari di terreni (serre e campi aperti) di proprietà e vanta una capacità produttiva di 65.000 insalate in busta al giorno.



Con l'iniziativa del mese scorso è stato illustrato ai tanti interlocutori agricoli presenti all’evento il concetto di filiera corta e integrata, fondamentale per garantire la disponibilità di materia prima di qualità costante tutto l’anno. L’obiettivo, anche in questo caso, è stringere rapporti di vera e propria partnership con realtà agricole distribuite su tutto il territorio serbo, da nord a sud. Un modello che piace, in Serbia, dove l'agricoltura è ancora poco sviluppata soprattutto con riferimento all’agricoltura da produzione integrata e biologico.

“I nostri fornitori sono partner che crescono e innovano insieme a noi", ha detto nell'occasione Domenico Battagliola, Ceo della società serba. "Per noi filiera significa fidelizzazione dei collaboratori con i quali condividiamo visione e obiettivi. Attraverso un supporto costante da parte dei nostri agronomi, indirizziamo la filiera verso l’utilizzo di tecniche colturali e di concimazione naturali, all’avanguardia e sempre più improntate su logiche di sostenibilità. In particolare, sulla base del modello italiano, stiamo introducendo in Serbia pratiche di agricoltura integrata e biologica al fine di ottenere un prodotto sano, di qualità e rispettoso dell’ambiente”. 

Questa strategia di filiera è stata illustrata nel dettaglio da Felice Poli, Dg dell‘Organizzazione di Produttori Sole e Rugiada, realtà che oggi raggruppa le aziende agricole di proprietà de La Linea Verde e i 70 partner di fiducia, per un totale di 2.000 ettari di coltivazioni.  

“Il modello proposto da La Linea Verde è un modello che alla Serbia serve", ha fatto presente Erich Cossutta, membro della presidenza della Confindustria serba. "Siamo convinti che possa rappresentare un’opportunità per i produttori agricoli locali in termini economici e di know-how oltre a dare una marcia in più al settore agricolo di questo paese". Ospiti dell’evento, che ha avuto grande eco sui media locali, anche Aleksandar Bogićević, Consigliere del Ministro dell’Agricoltura e rappresentanti della sezione di sviluppo del Comune di Ruma. 

Sotto il video che mostra le immagini dello stabilimento serbo: 


Copyright 2021 Italiafruit News