Non solo Italia e Spagna, anche la Grecia deve fare i conti con gli effetti delle
gelate. Per i produttori ellenici la giornata nera è stata quella del 25 marzo scorso. Lo racconta a Italiafruit News
Aggelos Vassiliades, che con la sorella Despoina Vassiliadou conduce la
Mami Fruit di Giannitsa, tra Salonicco e la Macedonia.
"Nella prefettura di Pella le temperature sono scese fino a meno 3, meno 4 gradi centigradi e i danni arrivano fino al cento per cento nei frutteti. In questa area sono coltivate
pesche, albicocche, susine e ciliegie. Solamente le aree nelle zone più collinare sono riuscite a salvare parte della produzione".
L'impatto della gelata è stato notevole. Ora i tecnici stanno eseguendo rilevazioni e sopralluoghi in campo per
stimare i danni, ma come riferisce l'imprenditore greco con i frutteti in piena fioritura gli effetti sono già visibili: fiori a terra che non lasciano presagire nulla di buono.
"Anche le mie coltivazioni sono state colpite - dice uno sconsolato Vassiliades - Al momento i problemi maggiori li riscontriamo sulle
ciliegie". Le gelate hanno colpito anche altri areali produttivi della Grecia, ma da quanto risulta proprio nella terra natale di Alessandro Magno si sono avuti gli effetti più duri.

Le
produzioni greche, anno dopo anno, sono sempre più presenti nei mercati italiani. Sul fronte delle drupacee, soprattutto nella prima parte della campagna, la pressione ellenica potrebbe dunque essere inferiore.