Biofuture, al via il secondo anno di sperimentazione

Biofuture, al via il secondo anno di sperimentazione
Si è tenuto un web meeting, coordinato dal capofila Opo Veneto tra i diversi partner che stanno lavorando al progetto di ricerca, nell’ambito della misura 16 del Psr, acronimo Biofuture (oltre alla capofila Opo Veneto fanno parte del progetto nove aziende ortofrutticole associate all’Op, Wba, Università di Padova, Crpv e Coldiretti Veneto). Il web meeeting è stata l'occasione per un proficuo confronto sul lavoro sperimentale fin qui svolto e per fare il punto della situazione dopo i primi dodici mesi di progetto. Si sono poi condivise le linee guida per il secondo anno, con la crescente volontà di operare al meglio, nonostante la difficile situazione dettata dal perdurare della pandemia Covid 19.

Il Progetto “Biofuture- Biodiversità e valorizzazione dell’ortofrutta e degli ecosistemi nelle aree tipiche di produzione”
Conservare la biodiversità del suolo è un’esigenza imprescindibile per garantirci un futuro. Unire sviluppo con tutela della diversità biologica è uno strumento di sviluppo. Questo progetto interdisciplinare vuole implementare e valorizzare un modello delle produzioni ortofrutticole tipiche venete (Radicchio di Chioggia, Radicchio di Treviso e Variegato di Castelfranco, Insalata di Lusia e Kiwi), e vuole individuare quelle virtuose tecniche di gestione colturale che conservano la biodiversità del territorio e degli agro-ecosistemi, in primis quella del suolo, con positive ricadute ambientali, economiche e sociali.

Le Finalità del progetto sono:
1. creare un modello di valorizzazione della conservazione della biodiversità in agro‐ecosistemi;
2. definire linee tecniche codificabili e certificabili per garantire produttività e un riconoscimento condiviso di sostenibilità ambientale;
3. promuovere e valorizzare pratiche agronomiche a ridotto impatto;
4. aumentare produttività e resilienza degli agro-ecosistemi.

Nella web conference si sono anche condivisi i primi risultati sperimentali che hanno evidenziato e suffragato l’importanza strategica del progetto per il settore ortofrutticolo regionale e nazionale. Solo la qualità dell'ambiente, che dà prodotti di qualità, è la carta vincente da giocare per lo sviluppo di una filiera sostenibile, virtuosa ed in grado di remunerare adeguatamente gli sforzi dei produttori. 

Fonte: Opo Veneto