Finalmente in rialzo le quotazioni delle arance

Gli scarti restano alti ma l'industria gioca al ribasso. La situazione in Puglia e Sicilia

Finalmente in rialzo le quotazioni delle arance
La situazione commerciale delle arance italiane da questa settimana sembra essere migliorata, vuoi per qualche timido segnale di risveglio dei consumi su qualche piattaforma all’ingrosso del Nord Italia, vuoi per la progressiva riduzione delle quantità disponibili nelle zone produttive. 

“I prezzi all’ingrosso delle nostre arance sono aumentati di 5-10 centesimi di euro il chilo rispetto a qualche giorno fa. Una piccola risalita che ci lascia ben sperare per gli ultimi due mesi di stagione agrumicola”, confida a Italiafruit News Francesco Quaranta, amministratore della Forty Fruit, azienda di San Giorgio Ionico (Taranto) che, fino a questo momento della campagna agrumicola 2020/21, ha commercializzato circa 70mila quintali di arance, piccoli agrumi e limoni.



“Da qui a fine aprile dovremmo lavorare altri 10mila quintali di frutti. Ora stiamo ritoccando leggermente i listini delle arance bionde e rosse con la nostra clientela sia dei Mercati all’ingrosso sia della Gdo. Per i limoni ed i mandarini tardivi Mandalate, il contesto resta invece negativo con quotazioni e richieste poco soddisfacenti. Speriamo assolutamente di poter alzare un po’ i prezzi di tutti gli agrumi per poter attenuare le perdite di questa stagione disastrosa, caratterizzata dalla domanda tombale di grossisti e privati. Per fortuna, il lavoro con la Gdo italiana ci ha tenuto in piedi, ma dobbiamo scontrarci con un fatturato in calo del 30%”. 

“Maltempo, inverno mite, restrizioni per il Covid: questo mix di fattori ha influenzato la nostra campagna in modo molto negativo. Da ottobre ad oggi non c’è mai stata una settimana di vendita spinta. Una cosa che, personalmente, non mi era mai capitata in 30 anni di carriera. Tant’è che quest’anno, per la prima volta di sempre, perderemo soldi con gli agrumi”. L’industria, nel frattempo, sta giocando al ribasso, riconoscendo in Puglia solo 1 centesimo di euro il chilo per i Mandalate e 6 centesimi per le arance bionde. “I prezzi pagati dall’industria si sono abbassati fortemente nell’ultimo mese. Ma in magazzino, purtroppo, la quota dello scarto resta importante”, conclude Quaranta. 

Il rialzo dei prezzi delle arance pigmentate viene confermato anche dall’imprenditore siciliano Francesco Di Silvestro, titolare dell'Azienda agricola Di Silvestro, socia dell'Op Rossa di Sicilia di Caltagirone (Catania). Che spiega: “Nell’ultima settimana c’è stato un aumento delle nostre quotazioni di vendita, anche se in campo parecchia merce risulta danneggiata dalle forti piogge di dicembre e dalla cenere vulcanica degli ultimi giorni. Tale aumento, in media, oscilla dai 10 a 15 centesimi di euro il chilo. In campo, la richiesta dei produttori è passata da 25 a 35-40 centesimi il chilo”.



I valori medi potrebbero continuare ad aumentare nelle prossime settimane. “Tanto dipenderà dai consumi che, per ora, restano comunque altalenanti sul canale dell’ingrosso. Non c’è una richiesta eccessiva. Ma se ad aprile dovesse verificarsi un aumento dei consumi del 10%, potrebbero sorgere problemi nei rifornimenti. E il mercato potrebbe diventare più allegro, specie per le grosse pezzature”.

“Finora, la campagna delle arance rosse ha premiato quei produttori che hanno investito sui nuovi cloni di Tarocco come Ippolito, Lempso Rosso Vcr, i quali hanno fatto la differenza in termini di prezzo soprattutto grazie alla domanda dell’estero”, conclude Di Silvestro.

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