Fragole, meloni e mandarini, l'aria che tira a Fondi

De Angelis (Fratelli Recchia): «Aspettiamo la frutta primaverile per tornare in piena attività»

Fragole, meloni e mandarini, l'aria che tira a Fondi
“La vendita delle fragole Candonga procede in maniera altalenante. La richiesta sale e scende continuamente, senza essere costante nella settimana, ma i prezzi giornalieri si confermano abbastanza sostenuti. Parliamo di 5-5,5 euro il chilo per questa varietà prodotta in Basilicata”. Così Claudio De Angelis, venditore della Fratelli Recchia, ditta grossista che opera presso il Mercato ortofrutticolo di Fondi (Latina) commenta la situazione di mercato attuale che riguarda la fragola, una delle produzioni di punta di queste settimane che precedono la stagione primaverile.

“Rispetto alla campagna dell’anno scorso si può riscontrare un calo dei consumi per le fragole a fronte dei provvedimenti restrittivi per contenere la pandemia. Pesa in particolare l’impossibilità di fare matrimoni, eventi ed il fatto che i ristoranti e le pasticcerie siano a mezzo servizio”.


Meloni del Senegal 

Per quanto riguarda le altre primizie, De Angelis sottolinea come i prezzi medi dei meloni del Senegal siano più bassi rispetto ad altre stagioni. La qualità della merce è ottima, ma manca un po’ la richiesta. “Il melone senegalese è partito con valori di 2,6-2,7 euro il chilo rispetto ai 4,5-5 euro il chilo che spuntavamo nelle scorse stagioni”.

Le quotazioni restano invece mediamente alte per le mele e pere italiane. “Le Abate, per esempio, le stiamo piazzando a 2-2,2 euro il chilo in padella e a 1,5-1,6 euro alla rinfusa. Da pochi giorni ci sono arrivate le pere Coscia cilene, vale a dire le prime partite di pere dell’oltremare; questo lavoro sta iniziando proprio ora, quindi per il momento i volumi sono scarsi ed i prezzi sono altissimi”.


Pere Coscia del Cile

Circa i piccoli agrumi, la Fratelli Recchia ha appena concluso la campagna della Nadorcott spagnola. “Adesso stiamo lavorando il mandarino tardivo siciliano con foglia, che sta un po’ faticando a prendere piede. C’è poca vendita per ora”, prosegue De Angelis.

Che conclude: “Durante la stagione delle clementine italiane realizziamo circa il 60-70% delle vendite giornaliere con questo prodotto. La lavorazione è terminata da tempo e ora siamo dentro a una fase di passaggio. Aspettiamo come sempre l’arrivo della frutta primaverile ed estiva per tornare in piena attività”.   


Mandarino tardivo di Sicilia

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