Carrefour lascia le Marche, scioperi e polemiche

Carrefour lascia le Marche, scioperi e polemiche
Carrefour lascia le Marche: la preannunciata chiusura dell'ipermercato di Camerano (Ancona) fissata per il 31 marzo, segna l'addio del gruppo alla regione e ne ridimensiona la presenza sul territorio nazionale. Mentre, denunciano i sindacati, ci sono 89 lavoratori a rischio licenziamento: poche le speranze per loro di proseguire il rapporto di lavoro con il gruppo francese, oggi Gs Spa, perché le sole proposte di ricollocamento riguardano L’Aquila e Bologna. Una decisione figlia forse della situazione estremamente difficile della controllata italiana del colosso francese che solo nel 2020 ha perso ricavi per 384 milioni.

“L’idea di vendere l’ipermercato – sostengono i sindacati- mantenendo l’occupazione è derubricato ad un “già fatto” con esito negativo. Ma i tempi contratti a soli 30 giorni per ultimare una chiusura mai annunciata ai tavoli di confronto locali e nazionali, lasciano intravedere la voglia di mettere velocemente la parola fine senza ricercare più di tanto un vero acquirente interessato alla struttura"

La fuga dall'ipermercato colpisce le Marche con durezza. Il recente spezzatino di Auchan si è tradotto in Regione nella chiusura di un deposito e di una sede amministrativa. Mentre due anni fa Finiper decise di andarsene cedendo in affitto a Conad gli iper di Pesaro e Civitanova Marche

Oggi è previsto un ulteriore incontro con l'assessore regionale al commercio mentre per domani è fissato uno sciopero per l’intero turno di lavoro. La collaborazione tra azienda e sindacati è stata buona negli ultimi anni: un anno fa concordarono il taglio di 20 mila mq di superficie in 5 ipermercati e l’opzione dell’esodo incentivato per 580 addetti, lo scorso maggio la Cig in deroga per oltre 4.400 addetti.

Ma le proposte di ridurre l’impatto sociale di questa operazione sembrerebbero per ora limitate agli incentivi e alla risoluzione consensuale che in virtù delle nuove misure emanate per l’emergenza sanitaria, dà diritto a 24 mesi di Naspi che non costituiranno però il viatico per la pensione perché i lavoratori dell’iper cameranese hanno una età  media di 48,5  anni.