Nuovo governo, la terna da tenere d'occhio

Patuanelli nuova guida del Mipaaf: il tandem con Giorgetti e l'incognita Cingolani

Nuovo governo, la terna da tenere d'occhio
L'agricoltura italiana ha il suo nuovo ministro: il grillino Stefano Patuanelli, che dallo Sviluppo economico si ritrova da sabato scorso alla guida del Mipaaf. Ancora una volta via XX Settembre è una casella usata dalla politica per trovare equilibri di palazzo, questa per il momento è l'unica certezza che possiamo avere dal nuovo governo di Mario Draghi.

Patuanelli non risponde al profilo del ministro che i produttori ortofrutticoli desideravano: l'ingegnere di Trieste non ha un'esperienza specifica in campo agricolo, è vero, e di questioni rurali non si è mai occupato. Però, se interpreta il nuovo ruolo con umiltà, questo "svantaggio" iniziale lo può tranquillamente superare.



Fondamentale sarà la partita dei sottosegretari ed eventualmente del viceministro: con Teresa Bellanova la scelta cadde sul sottosegretario Giuseppe L'Abbate del Movimento 5 Stelle, difficile ipotizzare la sua unica riconferma, che porterebbe a un Mipaaf in giallo. La partita dei sottosegretari, dicevamo, potrebbe essere l'occasione per portare al Ministero una o più figure dal profilo più tecnico, che conoscono il comparto primario. Non sarebbe male tornare ad avere un sottosegretario con delega all'ortofrutta, visti i numerosi dossier su cui il nostro settore aspetta (da tempo) risposte.

L'esperienza al Mise di Patuanelli è comunque da tenere in considerazione: il nuovo ministro, ad esempio, potrebbe declinare il Piano Nazionale Transizione 4.0 per il mondo agricolo. Il tandem con il suo successore allo Sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, è quindi un aspetto da guardare con interesse. Il mondo dell'ortofrutta dovrà poi prestare altrettanta attenzione al nuovo Ministero della transizione ecologica, che sarà gestito da Roberto Cingolani.



Patuanelli è un fedelissimo di Luigi Di Maio, area moderata del M5S, e i buoni uffici alla Farnesina potrebbero essere utili per affrontare e risolvere i nodi che l'ortofrutta deve sciogliere sul fronte del commercio estero.

Oggi si apre una settimana che vedrà il governo Draghi presentarsi al Senato e alla Camera per la fiducia, contestualmente si svolgeranno le trattative per chiudere la partita dei viceministri e sottosegretari. Giusto il tempo perché Stefano Patuanelli possa calarsi nel nuovo ruolo: l'agricoltura, dopo le dimissioni di Bellanova e l'interim di Conte, ha bisogno di un ministro a tempo pieno.

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