Da agente di viaggio a coltivatore di mele

La crisi morde il turismo ma non l'ortofrutticoltura. E l'imprenditore rodigino sceglie i campi

Da agente di viaggio a coltivatore di mele
Da agente di viaggio a coltivatore di mele: il crollo del turismo sta mettendo a dura prova i protagonisti di una delle filiere più penalizzate dalla pandemia. Ecco allora che c'è chi si ingegna per cambiare vita e... lavoro. E' il caso di Nicola Guarnieri, titolare di una rinomata attività a Rovigo il quale ha scelto di dedicarsi alla terra per sbarcare il lunario.

Insieme alla figlia Cecilia, Guarnieri ha preso in mano l’azienda biologica di famiglia, Biogrignella specializzata nella coltivazione di mele e pere: “Fino a qualche anno fa - ha raccontato ai media locali - era gestita da mio fratello, uno dei pionieri del settore; poi, nel 2016, l’ho rilevata e ora, visto che il mio mondo si è fermato, ho deciso di  concentrarmi in questa impresa. Un’attività difficile, che però dà soddisfazioni”.



La produzione, ricavata da 25 ettari, viene venduta ad aziende di trasformazione altoatesine e tedesche, dopo una prima cernita della frutta di prima scelta. La nuova avventura ha rimesso in pace con sè stesso, l'imprenditore rodigino, abituato a viaggiare per il mondo.

“E’ un lavoro faticoso da un punto di vista fisico e mentale, ma che dona molta tranquillità", ha raccontato. "Non sono il solo ad aver fatto questa scelta: molti colleghi, a loro volta bloccati nell'attività principale, hanno acquistato appezzamenti di terreno per dedicarsi all’agricoltura...”.



Guarnieri (nella foto, sopra tratta da Polesine24.it) si sveglia presto e alle 7,30 è già sul trattore. “In estate, con la raccolta, cominciamo alle 6,30, in inverno la gestione è più tranquilla, anche se bisogna seguire i trattamenti. Non è il mio lavoro, ne sono conscio, e sto attento a quello che faccio seguendo i consigli degli esperti”.

La sua agenzia viaggi intanto è aperta per la routine e per gli appalti pubblici cui partecipa; molti dipendenti sono da mesi in cassa integrazione: "Stiamo facendo investimenti in tecnologia per essere pronti alla ripartenza”. Ma il presente, intanto, si chiama terra. Sono le mele e le pere biologiche. E un'attività, quella di produttore, che non si ferma mai. 

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