Pink Lady non si ferma, anzi, rilancia

Le strategie del brand tra sviluppo produttivo e sostenibilità

Pink Lady non si ferma, anzi, rilancia
L'esordio della nuova campagna è stato positivo e gli italiani si confermano affezionati alla mela Pink Lady. Le strategie del brand, i progetti di sviluppo, il percorso di sostenibilità e la lotta alla contraffazione sono tra i temi al centro di questo confronto con Thierry Mellenotte (direttore generale di Pink Lady Europe) e Salvo Garipoli (trade marketing manager Pink Lady).


Salvo Garipoli

"Abbiamo iniziato la campagna di commercializzazione all’insegna del coinvolgimento dei partner distributivi identificando percorsi di valorizzazione congrui al brand in un contesto di mercato in continua evoluzione - osserva Garipoli - Pink Lady risponde alle più evolute esigenze del consumatore in termini di gusto, essendo un prodotto con caratteristiche organolettiche distintive rispetto la massa e rispetto alle altre mele club, e di consistenza ed efficacia comunicativa potendo vantare in un percorso di marca coerente e assolutamente originale, evoluto con le esigenze del mercato in oltre 15 anni di presidio della fascia premium".


Thierry Mellenotte

Un mela affermata che cresce anche in termini di superfici. "Il meleto europeo delle varietà Cripps Pink cov e delle sue varietà derivate sviluppate dal 2005, Rosy Glow cov e Sekzie cov, dovrebbe arrivare ad estendersi su 5.800 ettari nel 2022. L'Italia rappresenterà un po’ più del  40% della superficie piantumata, cioè quasi 2.400 ettari - fa il punto Mellenotte - Dopo un periodo di forte rinnovamento dello storico frutteto della varietà Cripps Pink cov, per migliorare la qualità della produzione e le condizioni tecniche di coltivazione l'azienda Star Fruits, responsabile dello sviluppo di questo programma, si è impegnata con i produttori europei a perseguire la crescita della produzione in modo ragionato al fine di soddisfare la domanda dei consumatori europei per una produzione di qualità europea e per offrire opportunità economiche ai produttori italiani, francesi e spagnoli coinvolti nel programma. L'obiettivo è quello di consentire a tutti i produttori europei di beneficiare del progresso economico portato dall'approccio Pink Lady: garantire una produzione di qualità localizzata nelle migliori regioni assicurando al contempo un approvvigionamento regolare del mercato, ripartendo e mitigando il rischio tipico della produzione agricola che resta sensibile ai fenomeni naturali".



Ma Pink Lady deve fare i conti con le nuove varietà di mele che si affacciano sul mercato. Queste novità possono erodere quote di mercato? "Ritengo che l’inserimento sul mercato di nuove varietà possa rappresentare un’opportunità per le performance della categoria nel complesso - risponde Garipoli - diventando un ulteriore driver di crescita per la fascia premium. In questo senso diventerà sempre più importante, in partnership con il retailer, attivare percorsi votati al category management utili a posizionare le differenti varietà in maniera coerente con i desiderata del consumatore finale che, di fronte ad una proposta non chiara, rischia di fare un passo indietro penalizzando il comparto".



Nel 2020 Pink Lady ha continuato a lavorare sul fronte della sostenibilità e i risultati del percorso intrapreso si sono visti anche sul packaging. "Come ogni brand che si rispetti, Pink Lady, coerentemente con la propria carta degli impegni e con il tema della sostenibilità ambientale, per questa stagione ha lanciato in test su Coop Nord Ovest, Unicoop Firenze e Carrefour il vassoio 4/6 frutti in cartone e l’utilizzo del film compostabile - spiega il trade marketing manager Pink Lady - L’obiettivo è quello di avere per il 2021 tutta la gamma di offerta in versione eco-responsabile. Credo che in fatto di sostenibilità la chiave più importante sia porsi in ascolto del mercato, assecondando queste istanze a partire dalla dimensione di prodotto, attraverso l’origine e la condivisione delle buone pratiche produttive, passando per il punto di vendita, grazie all’attivazione della doppia referenziazione (sfuso + confezionato) e alle attività di promozione del brand. Segnalo a tal proposito il contest legato al valore del consumo responsabile “more pink more green” a cui hanno aderito tanti consumatori, condividendo il proprio gesto green all’insegna di Pink Lady. Attraverso la carta degli impegni abbiamo, in maniera coerente e concreta, stretto un patto fiduciario con tutti gli stakeholder che abbiamo il dovere di rispettare operando in maniera responsabile 365 giorni l’anno".



Pink Lady è una mela amata e... copiata. Come contrastate le contraffazioni, ovvero produttori con piante illegali e allo stesso tempo commercianti che vendono tali produzioni? "Esistono effettivamente contraffazioni delle piante della varietà Cripps Pink cov e delle sue varietà derivate - conferma il direttore generale di Pink Lady Europe - Per combattere questi abusi che ingannano i consumatori e danneggiano i produttori regolari impegnati in questo approccio qualitativo, effettuiamo una sorveglianza costante degli sbocchi e dei mercati all'ingrosso, nonché il monitoraggio dei frutteti nelle aree di produzione. Gli atti di contraffazione riscontrati sul mercato sono perseguiti sulla base dei diritti di protezione su varietà e marchi - conclude Thierry Mellenotte - e vengono offerti programmi di sensibilizzazione alle catene della grande distribuzione europea per prevenire queste deviazioni e promuovere il lavoro dell'intera filiera Pink Lady".

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