Ortofrutta Italia, si dimette il presidente Battelli

Scelta politica comunicata con una lettera: «Voglio richiamare a una presa di responsabilità»

Ortofrutta Italia, si dimette il presidente Battelli
Nazario Battelli ha rassegnato le proprie dimissioni, con effetto immediato, dalla presidenza di Ortofrutta Italia, Organizzazione interprofessionale del comparto ortofrutticolo. Una decisione di natura politica che Battelli ha comunicato il 4 gennaio con una lettera inviata ai soci dell'Oi, ai membri del Cda e agli otto coordinatori dei Comitati di prodotto. Il suo terzo mandato doveva scadere tra quattro mesi. Un lungo corso iniziato nel 2012 e che ora si conclude.

Nella missiva, Battelli spiega di aver stimolato una riflessione rivolta al futuro dell'associazione con una "Nota a protocollo" nel corso del Consiglio del 19 ottobre scorso, quando aveva esposto le importanti opportunità che offrono alle Oi i testi approvati dal Parlamento Europeo, in edizione provvisoria, sulla modifica del Regolamento Ocm

"Mentre saranno sempre più rigide le condizioni per l'estensione di regole di eventuali accordi interprofessionali e per ottenere contributi da parte dei non associati alle Oi, il Parlamento europeo - scrive Battelli ai componenti di Ortofrutta Italia - prevede pattizie su tematiche quali la condivisione della marginalità, la metodologia di calcolo del prezzo finale, la ripartizione del valore, l'equo risarcimento agli agricoltori per poter soddisfare i requisiti di natura non giuridica in materia di ambiente, clima e salute, ma anche la possibilità di riconoscere coordinamenti transazionali. Sono scenari che non dovrebbero lasciare indifferenti i componenti di una Oi, ma che non sono stati toccati da alcuno nella discussione che ho stimolato né nei contributi scritti successivi. Anche il forte stimolo che ho indirizzato alla parte distributiva per un'applicazione più coerente della strategia condivisa per la nostra comunicazione istituzionale, ma anche le sollecitazioni ai fornitori a farsi parte attiva di questa iniziativa, non hanno prodotto una reazione di merito”.

"Inoltre, nelle discussione dei questi ultimi Consigli - prosegue - è mancato ogni riferimento all'impegno che avevo fortemente richiesto per aprire un confronto, una ricerca comune, l'eventuale ideazione di progetti o accordi che a fronte dei cambiamenti del mercato e dei comportamenti dei consumatori, mettendo a ragione comune il tema della sostenibilità, ci permettessero di sperimentare iniziative collettive, ad esempio sulla piena valorizzazione del prodotto nel punto vendita, sulla riduzione degli sprechi, sul tema degli imballaggi, della logistica, ecc.”.





A pesare sulle dimissioni sono state però soprattutto le due lettere a firma congiunta che Battelli ha ricevuto, in seguito alle ultime due ultime sedute consiliari, da un componente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale e dal Comitato ortofrutticolo di Aci (Alleanza delle cooperative italiane). “La prima, oggetto di discussione nel Consiglio del 10 dicembre scorso, contiene proposte che comporterebbero - spiega - insieme ad evidenti contraddizioni giuridiche e di governance, una potenzialità solo parziale dell'Oi compromettendone definitivamente il peso e la funzione a favore dell'intera filiera. La seconda addirittura abiura una delibera consiliare di 10 mesi fa in riferimento alla richiesta di assistenza finanziaria a favore delle Organizzazioni interprofessionali da intraprendere in sede europea, mai prima eccepita, mettendo a repentaglio ogni azione, relazioni e atto conseguenti alla delibera stessa e nel frattempo portati avanti in coerenza di mandato e buona fede".

"Nel particolare momento storico che stiamo vivendo - prosegue il presidente dimissionario - con gli scenari politici, economici e sociali che si possono intravedere in generale e per il settore ortofrutticolo in particolare, le tematiche che ho messo in campo avevano l'ambizione di una valutazione di prospettiva e ritengo gli esiti di questo percorso di traghettamento, in una Oi formalmente riconosciuta e dalla straordinaria rappresentatività, per me assolutamente insufficienti".

"A questo punto ritengo che sia fuorviante e dannoso trascinare la nostra Oi in un defatigante stillicidio di unitili e stancanti secondo me, anche se solo per i pochi mesi che ci separano dall'assemblea di rinnovo delle cariche e voglio richiamare a una presa di responsabilità i Consiglieri e conseguentemente i Soci, con le mie dimissioni da presidente”, evidenzia Battelli nel concludere che "solo attraverso un approccio cooperativo e non conflittuale di tutta la filiera, con azioni concertate, si potrà dare probabilmente ai consumatori la garanzia di accessibilità e continuità richieste per i prodotti ortofrutticoli di qualità, sostenendo con tutti i mezzi possibili l'azienda agricola produttrice, oggi in estrema difficoltà, e stimolando i decisori politici ad incentivare anche fiscalmente l'adesione a iniziative interprofessionali e collettive rivolte ai consumatori”.

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