Radicchio, dicembre tosto: Geofur punta sull'innovazione

Furiani: mercato interno calmo ed export difficile, alternativa per il pack e test sul cavolfiore

Radicchio, dicembre tosto: Geofur punta sull'innovazione
Dicembre pesante per il radicchio veneto, ma Geofur non si perde d'animo e sperimenta nuovi prodotti e confezioni. "Se  novembre, nel complesso, è stato in linea con lo stesso mese dello scorso anno - spiega la titolare Cristiana Furiani - dicembre evidenzia una certa calma del mercato interno e difficoltà per l'export nel Centro Nord Europa, che vale il 30% del nostro business e risente del lockdown tedesco, delle restrizioni negli altri principali Paesi e di un generalizzato calo di consumi".



"I quantitativi disponibili sono sensibilmente inferiori al 2019 e la qualità molto elevata per tutte le tipologie, grazie all'elevata escursione termica delle scorse settimane - aggiunge Furiani - ma a livello di vendite registriamo pochi sussulti: non c'è la corsa all'acquisto che normalmente registriamo alla vigilia del Natale. Incide sicuramente lo stop all'Horeca così come l'impossibilità di vivere normalmente queste festività, che genera ripercussioni anche a livello psicologico. Siamo comunque cautamente fiduciosi, speriamo che nei prossimi giorni ci sia una ripresa".

                

Geofur nel frattempo innova: lo fa nel packaging, con l'introduzione di un flowpack in cui spicca un piccolo ricettario condito da informazioni per i consumatori (accompagna l'Igp Veronese ma anche le altre proposte, compreso il radicchio rosa) e lo fa a livello di prodotto, con la coltivazione di cavolfiori, cui vengono dedicati alcuni ettari sperimentali. 


Prova cottura per il cavolfiore di Geofur

"Anche in questo caso la qualità del prodotto è eccellente - conclude Furiani - La nostra azienda non vuole fermarsi e continua a ragionare in ottica prospettica".

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