La cipolla rossa di Pedaso diventa presidio Slow Food

La cipolla rossa di Pedaso diventa presidio Slow Food
Fiorente per tutta la prima metà del Novecento e scomparsa a causa della guerra e del progressivo abbandono delle campagne e cambio di abitudini la cipolla rossa piatta di Pedaso, comune di tremila abitanti in provincia di Fermo, nelle Marche, torna a una nuova vita agronomica con il diventare oggi un nuovo presidio Slow Food dopo 8 anni di lavoro, promozione e ricerca.

A darne notizia è la stessa associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo. Per coltivarla i cinque produttori del Presidio Slow Food- spiega una nota- hanno adottato un rigoroso disciplinare di produzione che prevede il ricorso a pratiche sostenibili, come rotazioni triennali, l'utilizzo esclusivo della concimazione organica e il divieto di diserbo. 

I produttori inoltre si sono impegnati anche a rispettare "il delicato processo di riproduzione della semente", anche e soprattutto in un'ottica di biodiversità. 
L'associazione ricorda che era rimasto un solo agricoltore a conservarne il seme, affidato poi all'Assam, l'Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche, affinché lo custodisse nella banca del seme di Monsampolo. La cipolla rossa piatta di Pedaso viene coltivata nel Comune di Pedaso e in alcuni territori limitrofi nei Comuni di Altidona, Campofilone, Lapedona e Moresco (provincia di Fermo).

Fonte: Ansa.it