Corteva chiede più impegno per la sostenibilità

Corteva chiede più impegno per la sostenibilità
La ripresa economica dalla pandemia di Covid-19 richiede l’impegno di più nazioni a concentrarsi maggiormente sull’agricoltura sostenibile, ha dichiarato Jim Collins, Corteva Agriscience Ceo (in foto) durante la sessione Climate-Positive Agriculture in a Post-Covid World del Financial Times Global Food Systems Summit virtuale.

Collins ha illustrato il percorso intrapreso da Corteva Agriscience per rispondere ai propri obiettivi di sostenibilità, definiti nella Strategia aziendale di Sostenibilità 2030. I 14 obiettivi, da raggiungere nei prossimi 10 anni, si fondano su 4 pilastri fondamentali: obiettivi a vantaggio degli agricoltori, obiettivi a vantaggio della terra e del territorio, obiettivi a vantaggio delle comunità e obiettivi a vantaggio delle attività aziendali.

Alcuni esempi sono:
- La commercializzazione in Europa dello stabilizzatore di azoto N-Lock, per rispondere alla domanda di una migliore qualità dell’acqua e di una riduzione del 40% delle emissioni di gas serra dei
fertilizzanti.
- Investimenti per rispondere alla domanda di soluzioni biologiche o di origine naturale per la
protezione delle colture.
- La partnership con il gruppo britannico Leaf per la sostenibilità ambientale dell’attività agricola
fornirà tre anni di formazione, supporto tecnico e assistenza per gli agricoltori che ambiscono a
diventare leader di settore nell’agricoltura sostenibile.

A giugno 2021, Corteva Agriscience annuncerà inoltre un piano di riduzione delle emissioni di gas serra dalle proprie attività. 

Collins ha poi parlato di come la pandemia abbia evidenziato la pressante necessità di una
maggiore efficienza nel sistema globale di approvvigionamento alimentare e ha rilevato che il
problema degli sprechi alimentari si è creato in un periodo in cui più persone che mai soffrono la fame a causa di Covid-19. Corteva si è impegnata a lavorare con i partner per promuovere
decisioni politiche basate sulla scienza, che permettano agli agricoltori di produrre cibo nutriente a sufficienza per una popolazione in crescita.

“Anche durante una crisi possiamo comunque cogliere delle opportunità. Negli ultimi 10 mesi abbiamo discusso in modo molto schietto per risolvere criticità urgenti sullo sviluppo sostenibile,” ha dichiarato Collins. “Sicurezza alimentare globale, eventi climatici estremi, disordine sociale, uguaglianza economica, e, naturalmente, la pandemia stessa hanno creato basi in agricoltura per colmare carenze ignorate da anni nella catena alimentare globale. Tutto il lavoro che svolgiamo oggi ci consentirà di effettuare cambiamenti nel lungo termine e avrà un impatto positivo nella catena alimentare.”

Collins ha poi aggiunto: “Dobbiamo tutti collaborare nella progettazione di sistemi alimentari olistici e sostenibili che sfamino tutti, rispondendo al contempo alle mutate necessità e richieste dei consumatori.”

La Banca Mondiale segnala che l’impatto economico della pandemia potrebbe condurre circa 100 milioni di persone alla povertà, e aggiunge: “Da quando si è diffuso, oltre 1 milione di persone sono morte di Covid. Nello stesso periodo, più di 7 milioni di persone sono morte di fame. “Gli oltre 20.000 dipendenti di Corteva nel mondo si sono impegnati per ridurre gli 1,3 miliardi di tonnellate di scarti alimentari accumulati nel mondo. I nostri team, clienti e partner lavorano alacremente per reindirizzare quegli approvvigionamenti e fornire il giusto sostentamento a 2 miliardi di persone.”

Fonte: Ufficio stampa Corteva Agriscience