Atmosfera controllata, nuove norme per l'ortofrutta

La Uni 10193:2020 interessa tutta la filiera e tiene conto dell'evoluzione tecnologica

Atmosfera controllata, nuove norme per l'ortofrutta
E' entrata in vigore l'8 ottobre la Uni 10193:2020 nell'ambito del progetto Uni1604373 “Frutta e ortaggi - Conservazione in atmosfera controllata - Requisiti tecnici” avente lo scopo di definire i requisiti per la progettazione, installazione ed esercizio dei sistemi di conservazione in Ac. Sostituisce la precedente normativa del 1993 tenendo in considerazione sia i numerosi studi effettuati nel settore della conservazione degli ortofrutticoli freschi sia l'evoluzione tecnologica degli impianti e delle attrezzature, compresi i sistemi di monitoraggio e controllo. Si applica a diverse specie vegetali ma non a prodotti conservati in atmosfera modificata o protettiva.

L’aggiornamento interessa sia le diverse componenti della filiera degli ortofrutticoli freschi (produttori agricoli, distributori, consumatori e utenti finali) sia il mercato nazionale e internazionale, partendo dal presupposto che la qualità e il valore merceologico e nutrizionale degli ortofrutticoli freschi dipendono dalle condizioni di coltivazione, di raccolta, ma anche di conservazione. 



La norma è stata redatta, commentata e approvata da produttori, agronomi ed esperti, committenti, utilizzatori e istituzioni attive nel settore della sicurezza sul lavoro e si propone la massima rappresentatività lungo la filiera. "Un testo solido e basato su un ampio consenso degli stakeholders", la definisce Stefano Prosseda (nella foto sopra), relatore del progetto Uni 10193:2020 Gl Ortofrutticoli Freschi. "Un impianto progettato e condotto nel pieno rispetto della normativa volontaria che rappresenta una garanzia di qualità in più per il consumatore: sarà tra l'altro possibile ridurre o addirittura eliminare alcuni trattamenti chimici post-raccolta".
La Uni 10193:2020 è il nuovo "descrittore" dello stato dell’arte e della tecnica degli impianti di atmosfera controllata che permettono di estendere notevolmente il periodo di conservazione di frutta e ortaggi.

Gli impianti Ac gestiscono parametri come temperatura, umidità relativa, composizione dei gas nell’atmosfera della cella (ossigeno, anidride carbonica, etilene) per periodi anche di diversi mesi, con lo scopo di mantenere il più a lungo possibile le caratteristiche organolettiche originali del prodotto.



Un impianto Ac presuppone l’esistenza di un impianto frigorifero, con caratteristiche specifiche necessarie per l’utilizzo combinato di diverse componenti, tra cui, generatori di azoto, assorbitori di anidride carbonica, etilene, sistema di analisi dei gas e delle variabili climatiche, centrale di controllo dell’impianto, celle con tenuta ai gas.  "Un impianto AC è un investimento che crea una notevole leva di profitto economico", sottolinea Prosseda. "Ma questa leva funziona solamente soddisfacendo minimi requisiti di capitolato: adottando tecnologie attuali, sicure e affidabili; curando la progettazione preliminare, partendo dal dimensionamento adatto al bene stoccato; considerando l’impianto Ac come insieme di componenti che supportandosi a vicenda e interagendo tra loro, rendono possibili le prestazioni di alto livello che fanno la differenza sul ritorno dell’investimento".

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