Produzione, se l'Italia piange la Spagna non ride

Nelle ultime cinque stagioni i margini nei campi di Almeria si sono ridotti del 15%

Produzione, se l'Italia piange la Spagna non ride
Se i produttori italiani piangono, i colleghi spagnoli non ridono: in occasione dell'assemblea dell'Associazione delle organizzazioni dei produttori di frutta e verdura di Almeria (Coexphal) è emerso infatti che nelle ultime cinque campagne (e nelle serre) si è assistito a una riduzione dei margini a monte della filiera del 15%, con una media quindi del 3% a stagione. Sta andando meglio nella campagna in corso, profondamente segnata dalla pandemia: il volume della produzione commercializzata è finora diminuito del 2% mentre i prezzi sono aumentati dello stesso dato percentuale garantendo una stabilità. 



In apertura dei lavori (nella foto una fase dell'assemblea) il ministro dell'Agricoltura dell'Andalusía, Carmen Crespo, ha lodato l'impegno dei produttori che durante la pandemia hanno fatto il loro dovere operando in sicurezza e garantendo forniture regolari sul mercato. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente di Coexphal, Juan Antonio González Real, che ha iniziato il discorso con parole di apprezzamento per l'impegno e il lavoro dei produttori di frutta e verdura della regione.

Coexphal, associazione che aderisce a Fepex, è composta da 95 aziende produttrici che lavorano su 32.500 ettari; nella campagna 2019/2020 gli associati hanno venduto 2,5 milioni di tonnellate di frutta e verdura, di cui poco più della metà, 1,3 milioni di tonnellate, destinate all'esportazione.

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