Castagne, sarà l'anno della riscossa

In Campania la raccolta inizia con ottimismo. Cinipide sotto controllo e produzione buona

Castagne, sarà l'anno della riscossa
La morsa del cinipide si allenta, l'andamento climatico finora è stato favorevole e la castagna campana si prepara alla campagna della riscossa. I primi frutti sono stati raccolti e mentre si attendono i celebri marroni i produttori possono guardare finalmente con un po' di ottimismo al futuro.

“La produzione di quest'anno sarà sicuramente migliore degli altri anni. Basta guardare lo spettacolo della natura che circonda le nostre bellissime montagne. L’imperativo, però, è restare cauti, almeno fino alla fine del mese di settembre e sperare che le condizioni climatiche continuino ad essere favorevoli”, avverte Salvatore Malerba, presidente della Cia di Avellino, coordinatore regionale del gruppo economico Frutta a guscio della Cia Campania, nonché componente del tavolo ministeriale per la castanicoltura. “Bastano due notti di gelo per compromettere la raccolta e non ce lo possiamo permettere”.



La presenza del cinipide sul territorio è a macchia di leopardo: non è debellato e, come dice l'imprenditore campano, ci riusciranno “forse le generazioni future, sicuramente non noi”. Però si nota una flessione nella presenza dell'insetto fitofago. “Purtroppo esistono zone in cui la carica è ancora pazzesca e, anche in quelle dove è molto minore, le piante sono ancora debilitate – conclude Malerba - Basta passeggiare nei boschi e vedere con i propri occhi i castagneti colpiti e quelli che si sono ripresi”.

A Roccadaspide (Salerno), dove si produce l'omonimo marrone Igp, tutto è pronto per la raccolta dei celebri frutti e dopo tre anni di profonda crisi – come ha ricordato la scorsa settimana un servizio del TgR Campania – i produttori tornano a sorridere.



“Abbiamo la concreta speranza di tornare a una produzione di ottima qualità – spiega alle telecamere della Rai Mario Miano, presidente di Agricilento, realtà specializzata nella raccolta e prima lavorazione di castagna e marroni, facente parte del gruppo Agrimola – Siamo in attesa di una pioggia che sarebbe salubre per tutti i castagneti campani. La pioggia contribuisce a far maturare questo frutto che ha ancora a disposizione venti giorni di maturazione. Il cinipide? Il frutteto castanicolo ha bypassato il danno e la patologia causata dal cinipide, ha iniziato a difendersi, a conviverci con questo insetto asiatico – conclude l'imprenditore – e sta riprendendo la propria produzione”.

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