«PeachRefPop», una collezione internazionale per il pesco

Oltre 400 varietà raccolte per la prima volta in un disegno sperimentale

«PeachRefPop», una collezione internazionale per il pesco
Sono oltre 400 le varietà di pesche provenienti dalle più importanti banche di germoplasma europee e, per la prima volta, sono raccolte in un unico disegno sperimentale denominato PeachRefPop.
A darne notizia il Crea, che ha guidato la ricerca internazionale insieme all’università Statale di Milano e con la partecipazione di Crpv e Servizio Fitosanitario della regione Emilia Romagna.

Pubblicata anche su Plant Physiology, la collezione rappresenta un prezioso strumento per la conservazione della biodiversità di questa specie e il suo adattamento all’ambiente.
Come sottolinea il Crea, “Le collezioni replicate in diversi ambienti sono fondamentali per comprendere le complesse interazioni fra pianta e ambiente. Tali risorse sono ancora del tutto carenti per gli alberi da frutto, anche per via delle difficoltà intrinseche nello scambio di materiali, le operazioni vivaistiche per la propagazione e, non ultime, le problematiche fitosanitarie”.

Il professore del dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’università Statale di Milano Marco Cirilli commenta: “Nei prossimi anni, anche attraverso l’impiego di strumenti genomici all’avanguardia oggi disponibili per il pesco, ricerche sulla PeachRefPop saranno forse in grado di chiarire i meccanismi della sua adattabilità a diversi ambienti, come testimoniato da una estensione geografica che va dai subtropici al Canada e un calendario di maturazione che copre quasi sei mesi”.

“La costituzione della PeachRefPop si inquadra tra le azioni mirate ad un utilizzo consapevole dell’agrobiodiversità frutticola, mantenuta nelle collezioni di germoplasma con notevoli sforzi economici e di gestione, soprattutto nel caso delle specie arboree. In questo senso il Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del Crea, con le sue collezioni delle sedi di Roma e Forlí, ha notevolmente contribuito a fornire le varietà e le progenie di breeding di partenza”, precisa Sabrina Micali, ricercatrice del Crea, insieme ai colleghi Ignazio Verde, Daniela Giovannini e Alessandro Liverani.

“Oltre che uno strumento prezioso per gli studi scientifici sulle specie perenni, la PeachRefPop si sta configurando come la prima pietra miliare di iSTONE-Hub, un progetto di collaborazione internazionale per la conservazione e lo sfruttamento delle risorse genetiche di pesco e altre drupacee come un vero patrimonio per le generazioni future - aggiunge Daniele Bassi, coordinatore dello studio con Laura Rossini, all’Università Statale di Milano.

Ma i motivi di interesse di PeachRefPop non si fermano al miglioramento varietale del prossimo futuro e agli studi di genetica e tecnica colturale. La collezione acquista valore anche sul piano culturale: grazie alla sua natura transnazionale, supera il concetto di collezione individuale del singolo Stato europeo e permette di costituire un’eredità condivisa che racchiude il patrimonio di questa specie di interesse strategico per tutto il Mediterraneo.


Dalla Cina al Nord America, la storia millenaria delle pesche



Disegno di un saggio cinese con pesca bianca incolore ed insapore

Le pesche sono al centro del progetto di valorizzazione PeachRefPop, in quanto frutti millenari, risultati di una sperimentazione continua. Come sottolinea il Crea, la loro storia ha inizio in Cina, da dove raggiungono la Persia tramite la Via della Seta, fino a giungere i Greci e i Romani che abitavano il bacino del Mediterraneo. Il frutto tende a scomparire con la caduta dell’Impero Romano, a salvarlo sarà l’imperatore Carlo Magno tramite una diffusione nei giardini dei monasteri e, più tardi in epoca rinascimentale, negli horti nobiliari. Saranno i colonizzatori ispanici ad esportare le pesche nel Nuovo Mondo e nell’800 inizia l’epoca d’oro con l’arrivo nello stato americano del Delaware della pesca cinese a polpa bianca “Chinese Cling”, da cui partiranno i programmi di incroci nel Nord America. Mangiare una pesca oggi, significa godere appieno degli sforzi operati dalla sapiente selezione dei produttori negli anni, tesa a una ricerca continua della qualità.

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