Sovescio, terreni più fertili e sostenibili

Aiuta ad affrontare anche parassiti e patogeni. Webinar del Crpv

Sovescio, terreni più fertili e sostenibili
Ci sono tecniche agronomiche che possono aiutare l'agricoltura ad essere più sostenibile. Una di queste è il sovescio, una tecnica naturale utile a migliorare le proprietà fisiche e la fertilità dei terreni, che trova impiego soprattutto in biologico.

Al sovescio è stato recentemente dedicato un webinar, organizzato dal Crpv di Cesena, nell'ambito del progetto europeo Best4Soil (è possibile vedere la registrazione integrale qui). Su questo tema si sono confrontati Maria Grazia Tommasini, responsabile delle produzioni integrate e biologiche del Crpv, e Paolo Benincasa, docente dell’Università di Perugia.

Il sovescio, se ben messo in pratica, può dare risultati interessanti. Ma ci sono diversi aspetti da mettere a punto: ci sono colture che hanno la finalità di apportare nutrienti, altre utili per controllare patogeni e parassiti, ad esempio.

In particolare i relatori hanno evidenziato la necessità, nelle colture da sovescio, di selezionare le specie da seminare in funzione dell’obiettivo (fertilizzare il terreno o contribuire alla sua sanità): mentre per il sovescio con effetto fertilizzante sono da preferire leguminose o miscugli che comprendano le leguminose, per la disinfezione dei terreni sono da preferire le crucifere (rafano, brassica juncea, rucola, senape) ma anche alcune composite (tagete, tarassaco) e anche alcune leguminose (in particolare la crotolaria).



“La tecnica dei sovesci - ha spiegato Benincasa - se ben utilizzata, a cicli periodici, può essere di grande aiuto nella soluzione dei problemi dati dai parassiti e patogeni terricoli, e nell’aumentare la biodiversità e l’attività microbica nel suolo. Non si può ottenere lo stesso effetto immediato dato dai prodotti chimici geodisinfestanti tuttavia i sovesci possono contribuire a migliorare la salute del suolo e con essa quella delle piante, sia nelle colture a pieno campo che in coltura protetta, tanto nel ciclo autunno-vernino che in quello primaverile-estivo”.

Il webinar si inserisce nel più ampio progetto Best4Soil che ha come obiettivo la costituzione di una rete tematica di tecnici e professionisti operanti in tutta Europa sulla tutela della salute del suolo: “Best4Soil – spiega Tommasini - vuole promuovere buone pratiche per migliorare la salute e biodiversità del suolo a vantaggio delle produzioni agricole e per ridurre l’impiego di input chimici fra cui ad esempio fertilizzanti, geodisinfestanti ed erbicidi. Il progetto, a valenza europea, coinvolge 22 Paesi dando vita a una rete virtuosa di confronto e scambio fra ricercatori, tecnici e produttori agricoli per massimizzare l’applicazione di buone pratiche a vantaggio dell’intera collettività e per contribuire a ridurre il problema dell’effetto serra attraverso misure che favoriscono l’aumento della sostanza organica nel terreno e quindi il sequestro del carbonio finalizzate a fronteggiare effetti negativi causa del cambiamento climatico”.



“Fra le tecniche prese in esame da Best4Soil, oltre a quella dei sovesci – prosegue Tommasini – c’è la disinfestazione anaerobica che può ridurre malattie a carico del suolo grazie all’effetto di degradazione di sostanza organica incorporata nel suolo in ambiente anaerobico (il suolo viene coperto con un film plastico) o la bio-solarizzazione mediante copertura del terreno umido con film plastico, l’impiego del compost per il mantenimento della sostanza organica e della biodiversità del terreno e la rotazione colturale per evitare la trasmissione di malattie comuni e per stimolare la biodiversità microbica”.

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