Acinellatura, mancano operai specializzati

In Sicilia si sente l'assenza delle squadre rumene che da anni lavoravano nei vigneti

Acinellatura, mancano operai specializzati
Mancano mani esperte per diradare dai grappoli di uva da tavola gli acinini, una pratica costosa e fondamentale per avere prodotti di elevata qualità, senza difetti estetici, con acini di dimensioni grandi e omogenee. Una tecnica, quella dell'acinellatura, che per forza di cose deve essere effettuata in periodi specifici e su alcune varietà di uva in Sicilia è attualmente in corso. Ma quest'anno, come sottolinea Coldiretti, il lavoro è rallentato dalla mancanza di manodopera specializzata: le squadre composte da operai rumeni che passavano di vigneto in vigneto ora mancano all'appello a causa delle restrizioni legate all'emergenza Covid-19.

E il tema della regolarizzazione dei migranti presente nel Decreto Rilancio non risolve il problema. "E' un aiuto in più, ma non tempestivo - ha spiegato ai microfoni del TgR Sicilia Antonio Lo Giudice, produttore di uva da tavola e presidente dei Giovani di Coldiretti Agrigento (nella foto sotto) - La messa in regola dei migranti, dal punto di vista dell'emergenza immediata, non aiuta ad affrontare la situazione di carenza di manodopera che abbiamo nelle nostre aziende".



Secondo le ultime rilevazioni Istat la produzione di uva da tavola in Sicilia supera i 3 milioni di quintali e si estende su oltre 15 mila ettari. Per Coldiretti un aiuto potrebbe arrivare dal ricorso ai voucher. "La frutta sta maturando molto velocemente, se un'azienda ha bisogno per qualche giorno di inserire un paio di addetti rispetto a quelli che ha in organico deve avere uno strumento per poterlo fare velocemente", ribadisce Sebastiano Giaquinta, presidente Coldiretti di Chiaramonte Gulfi (Ragusa).

"L’uva da tavola è una delle prime colture a subire la situazione determinata dall’emergenza Covid 19 – aggiunge il presidente di Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri - a cui si somma la mancanza di lavoratori stagionali e per questo serve una riduzione dei passaggi burocratici che possa semplificare i voucher agricoli per dare la possibilità a studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagna. Fino ad oggi infatti, la paura di perdere l’aiuto ha reso difficile il reclutamento. Per l’incontro tra domanda e offerta – ricorda infine Ferreri – Coldiretti ha creato la piattaforma Job in Country, una vera e propria banca dati di aziende e profili consultabile e aggiornabile in qualsiasi momento, un vero e proprio filo diretto fra impresa e lavoratore".

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