«Più botteghe e meno ambulanti, ma i conti tornano»

Piga (Gian Srl): al Mercato di Cagliari è cambiato il mix clienti. Bene gli agrumi, meno le verdure

«Più botteghe e meno ambulanti, ma i conti tornano»
Per i grossisti che forniscono prevalentemente piccoli commercianti e mercati rionali il “mix-clienti” è cambiato, ma il bilancio non è negativo, anzi: lo conferma Giovanni Piga, titolare della Gian Srl, società attività al Centro agroalimentare della Sardegna di Sestu (Cagliari) specializzata in agrumi, verdure locali ma anche qualche prodotto extra-ortofrutticolo, come uova e farine. “Dallo scoppio della pandemia - spiega l'imprenditore a Italiafruit News - sono cambiate tante cose; i mini-market lavorano il doppio o quasi rispetto a prima avvantaggiati dal blocco dell’ambulantato e di conseguenza  le nostre vendite a questa categoria sono notevolmente aumentate, tanto da compensare ampiamente lo stop dei banchi all’aperto”. 

“Marzo e aprile - prosegue Piga- sono stati mesi molto positivi per gli agrumi, fortemente richiesti e venduti a prezzi adeguati, un po’ meno per gli ortaggi in generale. C’è da considerare che la qualità richiesta dalle botteghe è mediamente superiore rispetto a quella dei mercatini, per cui il prodotto di bassa qualità non ha avuto spazio e in certi frangenti è rimasto invenduto. E’ il caso di uno dei prodotti tipici della Sardegna, il carciofo, che nelle ultime settimane ha perso valore, complice qualche problema qualitativo. In sofferenza anche basilico e rucola, altri due prodotti che trattiamo normalmente, penalizzati dalla chiusura dei ristoranti”. 

La grossa incognita è ora la stagione estiva: “La mancanza o comunque il forte ridimensionamento del turismo in un’isola che punta molto su questo comparto e che nella bella stagione vedere raddoppiare le presenze, non potrà che avere ripercussioni negative anche sulla nostra attività”, conclude Piga. “Speriamo che l’impatto non sia troppo forte”.
  
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