«Meloni, la nostra ricetta per la qualità»

Di Pasquale: il marchio Donnalia per non tradire la fiducia del consumatore

«Meloni, la nostra ricetta per la qualità»
Dalla prossima settimana la campagna del melone siciliano entrerà nel vivo, con più volumi immessi sul mercato. Le partite più precoci hanno avuto una buona richiesta, ma ora più mai, come spiega a Italiafruit News Vincenzo Di Pasquale, responsabile commerciale della Di Pasquale Ortofrutta che propone meloni a marchio Donnalia, non si può tradire la fiducia del consumatore.

"Aprile, da un punto di vista climatico, è sempre ballerino: sbalzi termici, giornate di sole alternate da quelle di pioggia... Tutto questo si riflette su consumi che non sono stabili - specifica l'imprenditore - anche perché il melone è considerato un frutto estivo".



La domanda, si diceva, è positiva. E i prezzi? "Al momento oscillano tra 1,50 e 2,60 euro il chilo, in base alla qualità del prodotto. E proprio sul termine qualità vorrei soffermarmi - prosegue Vincenzo Di Pasquale - perché è un termine sul quale si fa molta confusione: per la nostra azienda significa in primis gusto, quindi il melone deve avere un grado brix elevato, mai al di sotto dei 15; ma il frutto deve avere anche un bell'aspetto per essere confezionato e quindi diventare un prodotto Donnalia, il nostro brand premium, che contraddistingue la miglior frutta siciliana, attentamente selezionata. Grazie a questa politica aziendale i nostri prodotti trovano sempre un buon momento, ma oggi più che mai non possiamo tradire il consumatore, ma dobbiamo garantire quello che vendiamo".

Il melone retato a polpa rossa Donnalia viene venduto soprattutto sul mercato italiano e l'azienda siciliana si prepara alla campagna drupacee. "Tra un mese inizieremo con le albicocche - aggiunge Di Pasquale - dove il prodotto fa ben sperare, vista la produzione che cresce ogni anno nelle nostre aziende agricole, grazie anche alle scelte varietali intraprese negli ultimi anni. Vorrei fare un appello alla Gdo italiana, ma anche ai grossisti: acquistate prodotto nazionale in prima battuta, perché ne avremmo sicuramente un ritorno tutti e non solo economico. Daremo la possibilità al nostro grande Paese di andare avanti, e ai nostri ragazzi, penso ai nostri dipendenti e a tutti coloro che sono impegnati in agricoltura, di poter aver un futuro in una Italia che ha una storia e una cultura che tutti vorrebbero e che ci invidiano. L'emergenza coronavirus sta dando un colpo pesante all'economia italiana, ma in questo contesto difficile l'ortofrutta non si ferma: a livello aziendale - conclude Di Pasquale - noi abbiamo messo in sicurezza i dipendenti con le giuste distanze di lavoro e i dispositivi adeguati per dare continuità alle forniture e assicurare così la nostra frutta sulle tavole dei consumatori".



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