Spagna, più di 5000 trattori bloccano le strade

La protesta del settore primario chiede a gran voce prezzi minimi

Spagna, più di 5000 trattori bloccano le strade
Chilometri e chilometri di strade bloccate dai mezzi agricoli in protesta. E’ lo scenario che si è registrato venerdì scorso nel distretto agrario dell’Andalusia, tra le città di Valencia, Córdoba e Malaga.
Secondo i principali media spagnoli come El Pais e El Mundo, la manifestazione è stata convocata dalle sigle Upa, Coag, Asaja e Cooperative Agroalimentari per protestare contro la terribile situazione del settore agrario e per richiedere l’introduzione di prezzi minimi.



A Valencia erano schierati circa 800 trattori che, in tre colonne, hanno raggiunto il centro della città, fino a spingersi fino alla sede del governo, dove gli agricoltori avevano intenzione di consegnare un documento con le loro richieste. Qui l’unione dei lavoratori, Ava e Upa tramite 6000 manifestanti con giubbotti gialli schierati nelle piazze San Augustìn e via San Vicente, hanno chiesto al Governo di adottare misure affinché i prezzi dei prodotti possano ripagare almeno i costi di produzione, che comprendono l’utilizzo dei macchinari, del carburante e dei prodotti fitosanitari.



A Cordoba la situazione era ben peggiore con oltre 5000 trattori concentrati lungo la strada autonoma A-318 e nel tratto autostradale che collega la città con Malaga.

Dopo circa quattro ore di protesta, testimoniata da foto e video riuniti sotto l’hashtag #Agricultoresallimite, si è reso necessario l’intervento della Guardia Civil per disperdere la concentrazione dei mezzi e ripristinare la circolazione sulle strade.



Nel frattempo, i sindacati agrari e le associazioni del settore continuano i loro incontri con le maggiori forze politiche, dal ministro del lavoro Yolanda Diaz al ministro per i diritti sociali Paolo Iglesias fino al ministro dell’agricoltura Luis Planas, per cercare di risolvere la situazione il prima possibile.

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