Coronavirus, primi effetti sul commercio ortofrutticolo

L'Indonesia valuta di bloccare l'import dalla Cina, Mercati in panne a Shanghai e Guangzhou

Coronavirus, primi effetti sul commercio ortofrutticolo
Primi effetti del coronavirus sul commercio internazionale di ortofrutta. L’Indonesia 
sta valutando restrizioni all'importazione di merci dalla Cina, che è poi il suo principale partner nell'interscambio. Misure straordinarie di limitazione sono allo studio del ministero del Commercio e del ministero della Salute indonesiani. Da gennaio a novembre 2019 l'Indonesia ha importato da Pechino frutta per un valore di 1,24 miliardi di dollari, con un incremento del 9,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Attività molto blande, intanto, nei giganteschi Mercati all’ingrosso cinesi: a rilento le contrattazioni sia a Shanghai che a Guangzhou, dove gli operatori sono obbligati a indossare le mascherineResta aperto anche il mercato ortofrutticolo di Wuhan, città in cui è esploso il virus originato - a quanto pare - in un altro centro all’ingrosso, quello del pesce. Il post-capodanno cinese porta da sempre una frenata nelle contrattazioni, ma il trend degli ultimi giorni è particolarmente "statico". 

In calo le esportazioni di ortofrutta nel "Celeste Impero" da molti Paesi, come l'Australia. E l’accaduto potrebbe spingere a regolamentare i tipici mercatini delle città cinesi che vendono e somministrano frutta e verdura fresche e lavorate (con colorate macedonie) insieme a carni, insetti e pesci vivi: le norme igieniche spesso sono approssimative e in certi casi vengono totalmente disattese. 

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