Mela rosa dei Monti Sibillini, superfood antiossidante

Mela rosa dei Monti Sibillini, superfood antiossidante
Una ricerca dell’Università di Camerino, congiunta con l’Università di Saragozza e la Baqiyatallah University of Medical Sciences di Teheran, ha messo in evidenza che la mela rosa dei Monti Sibillini (Ascoli e Macerata), piccola, non particolarmente bella, ha una proprietà antiossidante pari a 25 volte quella media per lo stesso frutto. Per proprietà la mela rosa è paragonabile al Trolox, l’antiossidante più potente disponibile (questo di derivazione chimica).

Unicam ha messo, tra le sue missioni, la ricerca e il recupero della coltivazione del territorio, nell’ambito del progetto di ricerca Eureka della Regione Marche che va sotto il titolo “I fitonutrienti della mela rosa dei Monti Sibillini: aspetti fitochimici e proprietà salutistiche”, ha compiuto due anni e lo coordina il professor Filippo Maggi della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute. La collaborazione con l’azienda Indena, specializzata nella produzione di principi attivi ed estratti di origine vegetale di valore farmaceutico, ha consentito di ottenere dai prodotti di scarto della mela rosa un estratto purificato con polifenoli e antiossidanti. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Plants.

“L’estratto di mela rosa - ha sottolineato il professor Maggi - si è rivelato migliore di quello purificato dalla mela annurca, una varietà di mela campana che già da tempo è utilizzata per la produzione di integratori alimentari”. Lo studio ha messo in luce anche la capacità inibente dell’estratto di mela rosa nei confronti di enzimi coinvolti nell’insorgenza di alcune patologie neurodegenerative e metaboliche: la depressione, le malattie cardiovascolari e il diabete.

La mela marchigiana, citata da Orazio nelle “Satire”, è già un prodotto scelto dalla catena Slow Food e, come tutti i frutti ricadenti nel largo cratere dei terremoti del 2016, ha subito una contrazione dell’esportazione. I risultati scientifici ora aprono le porte a un’utilizzazione industriale della mela rosa e dei suoi derivati nel settore degli integratori alimentari e cosmetici.

Fonte: Repubblica