La palma da dattero diventa Patrimonio dell'Unesco

La palma da dattero diventa Patrimonio dell'Unesco
Il Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, riunitosi in Colombia a Bogotà, ha approvato all'unanimità l'iscrizione delle conoscenze, abilità, tradizioni e pratiche associate alla palma da dattero nella Lista dei Patrimoni Culturali immateriali dell'Umanità dell'Unesco. Il riconoscimento va a 14 paesi arabi.

"La palma da dattero è stata legata per secoli alla popolazione regionale degli Stati candidati, servendo sia come base di numerosi mestieri, professioni e tradizioni sociali e culturali, costumi e pratiche associati, sia come fonti di nutrizione", si legge sul sito web dell'Unesco. Le professioni coinvolte comprendono gli agricoltori che piantano, nutrono e irrigano le palme da dattero, i proprietari delle aziende, i raccoglitori, i trasportatori, gli artigiani che producono prodotti tradizionali usando varie parti della palma, i commercianti di datteri, i creativi e gli interpreti di racconti e poesie folcloristiche a tema. "La palma da dattero, le conoscenze, le abilità, le tradizioni e le relativa pratiche hanno svolto un ruolo fondamentale nel rafforzare la connessione tra le persone e la terra nella regione araba, aiutandole ad affrontare le sfide del duro ambiente desertico", scrive ancora l'Unesco sul proprio sito. "Questa relazione storica tra la palma da dattero e gli individui dell'area interessata ha prodotto un ricco patrimonio culturale di pratiche correlate tra le persone, le conoscenze e le capacità mantenute fino ai giorni nostri.

La rilevanza culturale e la proliferazione dell'elemento nel corso dei secoli dimostrano quanto siano impegnate le comunità locali a sostenerlo. Ciò si ottiene attraverso la partecipazione collettiva a molteplici attività legate alla palma da dattero e numerosi riti, tradizioni e costumi festivi".

Congratulazioni alla Tunisia per questa iscrizione nella lista dei patrimoni immateriali dell'Unesco arrivano anche dall'ambasciata d'Italia in Tunisia che sul proprio profilo Twitter scrive che "l'Italia ci ha sempre creduto, sostenendo l'economia e le tradizioni artigianali delle oasi". Proprio in questi giorni l'ambasciatore d'Italia in Tunisia, Lorenzo Fanara, insieme ad una delegazione della Cooperazione italiana, è impegnato in una missione istituzionale nel sud della Tunisia per sostenere "le oasi tunisine, contrastare la desertificazione e favorire lo sviluppo", oltre che sostenere decentramento amministrativo, nuovi investimenti e turismo per uno sviluppo sostenibile.

I Paesi che hanno ottenuto il riconoscimento sono: Bahrein, Egitto, Iraq, Giordania, Kuwait, Mauritania, Marocco, Oman, Palestina, Arabia Saudita, Sudan, Tunisia, Emirati Arabi Uniti e Yemen. La palma da dattero è una pianta sempreverde tipicamente associata a climi secchi, dove le sue radici penetrano profondamente nella terra in cerca di umidità.

Fonte: Ansa