Plastic tax, sorprese fino all'ultimo minuto

Verso il maxi emendamento: ritocco e probabile slittamento

Plastic tax, sorprese fino all'ultimo minuto
Sulla Plastic tax regna il caos e si prevedono cambiamenti fino all'ultimo minuto. Dopo il passaggio in commissione Bilancio al Senato, oggi il provvedimento dovrebbe passare in Aula, mentre gli ultimi aggiustamenti saranno approntati col maxi emendamento che la maggioranza approverà tra venerdì e sabato. Questa la road map che ha in mente il governo. Come scrive Il Sole 24 Ore la Plastic tax dovrebbe scendere fino ai 45 centesimi il chilo e colpirà anche colpirà i prodotti monouso in tetrapack.

"Pagare il giusto, ma pagare tutti. Questa la proposta di Alleanza delle cooperative che, nel denunciare l’assoluta inutilità, sotto il profilo ambientale, della plastic tax come da ultimo proposta nell’emendamento del Governo, sottolinea le ricadute negative di questa imposta sugli investimenti delle imprese e sull’occupazione". Lo dice Mauro Lusetti, presidente Alleanza Cooperative a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone. "La tassa ha il solo scopo di fare cassa e può generare un effetto discriminatorio tra imprese, privilegiandone alcune a discapito di altre. In particolare l’agroalimentare, essendo tra l’altro settore trainante del made in Italy, si vede oltretutto fortemente penalizzato, poiché vincolato dalla legislazione vigente sulla sicurezza alimentare all’utilizzo di plastica non riciclata, e per questo motivo tassato. Il rinvio a luglio dell’applicazione dell’imposta non è assolutamente sufficiente se non verrà utilizzato per definire meglio le modalità applicative attraverso un successivo decreto che riesca a garantire una equilibrata ed equa imposta cercando di minimizzarne gli effetti, e di orientarla realmente al disincentivo dell’uso della plastica monouso e alla evoluzione verso modelli produttivi sostenibili e a minore impatto ambientale".

"Il Ministero di riferimento è Economia e Finanza. Noi diamo una valutazione tecnica - ha precisato Sergio Costa, ministro dell'Ambiente - Ad esempio: non ha molto senso colpire ciò che è compostabile, degradabile, riciclabile. Poi la decisione finale non può essere nostra".

Continuano ed essere preoccupate anche la Federazione Gomma Plastica, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec: "Le notizie sulle nuove misure da applicare agli imballaggi, i cosiddetti Macsi in materie plastiche, non sono affatto rassicuranti. Si tratta di un’imposta di consumo, di complicata gestione, gravata da un sistema sanzionatorio rischiosissimo (fino a 10 volte l’imposta non versata) e incontrollabile per eventuali esenzioni (mancano i più elementari criteri di verifica)".

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