Alla Iulm raccontano «Il Grande viaggio Conad»

Alla Iulm raccontano «Il Grande viaggio Conad»
Un viaggio dal nord al sud del nostro Paese per realizzare un racconto per immagini delle filiere agroalimentari italiane. È quello che stanno compiendo gli studenti del corso di laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media dell’Università Iulm di Milano all’interno di un progetto in collaborazione con Conad e Aaster.
 
L’Arcipelago del made in Italy – Il Grande Viaggio Conad è una narrazione delle realtà locali e delle reti produttive che le collegano a livello nazionale. Dai pomodori all’uva da tavola, dal grano duro all’arancia e non solo: un itinerario per conoscere l’Italia che diventerà un docu-film con la regia di Giuseppe Carrieri, docente Iulm che ha partecipato allo scorso Festival del Cinema di Roma con Le Metamorfosi, realizzato con un gruppo di studenti dell’Ateneo milanese.
 
“Questo progetto – ha dichiarato il rettore della Iulm, professor Gianni Canova (in foto sopra) – rientra nella strategia di innovazione che Iulm sta sperimentando a livello didattico, cercando di coniugare sempre di più un’attività concreta sul territorio a un’attività didattica in aula. L’obiettivo è quello di offrire ai nostri studenti l’opportunità di fare un viaggio in Italia che sia fuori e lontano dalle mete turistiche e dagli stereotipi e che li porti a scoprire i distretti agroalimentari. Così potranno essere i comunicatori e i narratori di un Paese che ha solo voglia, bisogno e desiderio di essere scoperto e valorizzato sia culturalmente sia economicamente”.
 
Il coinvolgimento degli studenti è iniziato in aula durante le lezioni del professor Aldo Bonomi, docente Iulm di Società, territorio, globalizzazione, sociologia e direttore di Aaster, ed è stato affiancato ai viaggi sul territorio italiano per costruire L’Arcipelago del Made in Italy.

Le filiere agroalimentari che hanno esplorato gli studenti della Iulm per creare un racconto per immagini sono:
Salerno – filiera del pomodoro
Forlì – filiera dell’ortofrutta
Taranto – filiera dell’uva da tavola
Campobasso – filiera della pasta e dei cereali
Prato – filiera del vino
Agrigento – filiera dell’arancia
Modena – filiera della carne e dei salumi
Reggio Emilia – filiera del latte e dei formaggi
 
“Se si vuole cercare il senso profondo della lunga metamorfosi del Paese per cogliere i segnali di un futuro ancora da scrivere – ha spiegato Aldo Bonomi – occorre immergersi nelle correnti profonde delle lunghe derive della civiltà materiale, andando oltre quello storytelling di superficie affollato di voci indistinte che ottundono la nostra facoltà di discernere gli orientamenti collettivi. Diventa importante per i giovani studenti del corso andare nei territori per cimentarsi nel racconto di un laboratorio di trasformazione economica e sociale emblematico come quello agroalimentare, che mette in tensione questioni che si agitano sulla frontiera dell’innovazione e della sostenibilità e questioni che rimandano al permanere nel tempo di elementi culturali di fondo da rilanciare nel futuro”.
 
Ogni tappa del Grande Viaggio Insieme Conad2019 ha una durata di tre giorni (è in progress l’ultima tappa emiliana) nel corso dei quali sono stati coinvolti di volta in volta il coltivatore, il trasformatore industriale, il rappresentante degli agricoltori, quello delle organizzazioni impegnate a combattere il caporalato, le istituzioni locali che accompagnano la promozione delle tipicità, chi si occupa delle reti logistiche. In questo modo si raccontano il dietro le quinte di un prodotto, uno spaccato di vita dell’Italia agroalimentare e le eccellenze del nostro Paese.
 
Inaugurato nel 2015, Il Grande Viaggio Insieme narra il grande tour di Conad in Italia tra tradizioni ed evoluzioni e nel corso del quale il “sistema Conad” – attraverso i Consorzi e le Cooperative – si confronta con il territorio, nelle piazze e nei luoghi simbolici delle città, rinnovando ogni volta la propria appartenenza alla Comunità.
 
“Vedo e avverto una bella energia, piena di forza, in questo viaggio nelle comunità dell’Italia che lavora e produce in silenzio, lontana dai clamori e dai riflettori dell’arena pubblica – ha annotato l’amministratore delegato di ConadFrancesco Pugliese – Abbiamo incontrato tanti giovani, soprattutto in quella parte del Paese che più ha bisogno di fiducia, di credere nel futuro, che ha una marcia in più, ma troppo spesso fatica a usarla. Un viaggio, il nostro, per “insegnare” ai giovani ad affezionarsi a ciò che fanno, ad alimentare la cultura del cambiamento. L’Italia sa fare eccellenze e le filiere agroalimentari e le loro comunità produttive ne sono un esempio, ma deve ancora imparare a fare fronte comune per affrontare le difficili sfide del mercato”.
 
Il docu-film diretto dal regista Giuseppe Carrieri e in via di realizzazione con gli studenti della Iulm sarà pronto nel 2020 e narrerà una Italia che è meglio di come siamo abituati a conoscerla. “Il fiato rassicurante delle campagne, come il battito incessante dell'industria. Il silenzio dei paesi spopolati come il frastuono delle macchine che cambiano i cicli di produzione. Questo docu-film – ha spiegato Carrieri – riunirà l'Italia nel segno del racconto del paesaggio, della sceneggiatura formidabile della sua operosità, nella scenografia della sua metamorfosi costante. Perché la vera costellazione che ci unisce è quella delle nostre comunità sparse sul territorio”.
 
Nel corso della sua breve quanto densa storia, il Grande Viaggio si è evoluto facendo tesoro degli stimoli provenienti dallo scambio con le comunità locali impegnate ad affrontare le sfide della modernità, interpretando in modo peculiare le trasformazioni economiche, sociali e istituzionali che le investono. Il Grande Viaggio ha assunto una connotazione orientata all’ascolto, al riconoscere e riconoscersi con gli esponenti delle comunità: dai sindaci alle piccole imprese innovative che incorporano sostenibilità, innovazione e prossimità, dall’associazionismo volontario al terzo settore organizzato. Questo percorso biennale (2017-2018) che ha toccato oltre venti città italiane è stato restituito nel libro Tessiture sociali – La comunità, l’impresa, il mutualismo, la solidarietà (Egea 2019) firmato da Aldo Bonomi e da Francesco Pugliese.

Fonte: repubblica.it